Nostalgia del futuro. Intervista a Edgar Morin

Nostalgia del futuro. Intervista a Edgar Morin

Esistono ancora gli intellettuali? E che impatto hanno sulla realtà? Partendo da Sartre per arrivare a Rolland, il sociologo Edgar Morin discute il ruolo degli intellettuali nella faticosa costruzione dell’Unione europea.
‟Gli intellettuali? Sì, esistono ancora, ma non sono abbastanza seri. Sono diventati mediatici, pensi a Bernard Henry-Levi. E poi essere intellettuali non basta. Bisogna essere universalisti. Quelli francesi, come Sartre, hanno commesso molto errori, però resta il fatto che ne abbiamo sempre più bisogno, per sottrarci alla dominazione degli esperti e degli specialisti”.

Inge Feltrinelli su Homo Faber di Max Frisch

Inge Feltrinelli su Homo Faber di Max Frisch

Un ritratto di Max Frisch e di Ingeborg Bachmann nell’intervista video rilasciata da Inge Feltrinelli in occasione della pubblicazione di Homo Faber nella collana ‟Vintage”, nata per festeggiare i cinquant’anni della Casa editrice.

Massimo Cacciari: "Gli errori sono inevitabili quando la sicurezza è al primo posto"

Massimo Cacciari: "Gli errori sono inevitabili quando la sicurezza è al primo posto"

‟Il cittadino pretende sicurezza e per ottenerla è disposto a tutto. Ma credo che, per il momento, la situazione sia ancora sotto controllo. Fino a quando la licenza di uccidere viene affidata a corpi dello Stato che dovrebbero essere, e speriamo siano, in grado di calcolare e ragionare, siamo ancora nei limiti del fisiologico”. Massimo Cacciari, filosofo e sindaco di Venezia, riflette sugli spari di Londra, sull´impennata del terrore, con la strage di Sharm, e sul serpeggiare di una paura sempre più insidiosa nelle società di Occidente.

Anna Colombo presenta Gli ebrei hanno sei dita

Anna Colombo presenta Gli ebrei hanno sei dita

Quasi centenaria, lucida e fiera, Anna Colombo racconta una vita che incrocia drammaticamente la Storia e si rivela, pagina dopo pagina, l’esistenza di una donna che conserva, a ogni svolta del tempo e della sua educazione sentimentale, una impavida libertà e una smagliante autonomia di giudizio, una straordinaria volontà di imparare e una altrettanto radicata passione per l’insegnamento. Dalle prime manifestazioni di intolleranza razziale alla scoperta dell’amore, dallo studio della letteratura romena ai giorni terribili del conflitto mondiale e dell’Olocausto, dall’impatto con il comunismo d’Oltrecortina al ritorno in Italia e poi al trasferimento in Israele insieme al figlio Rimmon, passa in questa scabra e potente rievocazione di domestiche ansietà e destini generali una voce severa e luminosa, a cui non si può fare a meno di dare ascolto.
Con gli interventi di Marina Morpurgo, di ‟Diario”, e Laura Meli Bassi della ‟Società storica valtellinese”.
L’evento si è svolto il 16 giugno 2005 alla ‟Feltrinelli libri e musica” di Piazza Piemonte, a Milano.