
Giorgio Bocca, videointervista di presentazione di L'Italia l'è malada
Un aspro libro di denuncia della società italiana e della sua crescente e passiva accettazione del regime berlusconiano. In videointervista Bocca lo presenta con pillole altrettanto aspre.

Marcello Flores presenta Tutta la violenza di un secolo
Le violenze sono tutte uguali? Quanti tipi di violenza ci sono? Ci sono stati violenti e società propense alla violenza? C’è differenza tra guerra e genocidio? L'autore presenta un volume importante. Per capire e capirsi.

Competenza, diritti, democrazia. Intervista a Saul Meghnagi
‟Se è vero che l’occupazione tende ad essere sempre meno stabile e le persone devono essere in grado di affrontare il cambiamento, non è possibile che la formazione venga declinata solo in ragione di esigenze esclusive di un dato posto di lavoro. Si pone per questo la necessità di competenze spendibili in più contesti e, per questo, più ampie. Il libro non offre certamente ricette, afferma però la necessità di ragionare sulla pianificazione degli interventi educativi considerando la complessità dei contesti di vita e di lavoro e non limitandosi a dare delle risposte a questioni immediate... La competenza non è l'esito esclusivo di percorsi formali di istruzione o addestramento, ma il risultato di itinerari diversi. Il sapere professionale è la sintesi di capacità e saperi atti operare con autonomia nella realizzazione di un compito, nella collaborazione con altri, nella progettualità rispetto al proprio lavoro. I piani formativi devono tenere conto di tutto ciò, perché cresca la competenza e ,con essa, la capacità di esercizio dei propri diritti, nell’azione rispettosa dei principi di democrazia e di solidarietà sociale.”

Le centrali nucleari? ‟Sono impianti insicuri e costosi”. Intervista a Marcello Cini
‟Mi verrebbe da dire che è una berlusconata, come il ponte sullo Stretto o le altre grandi opere promesse dal governo. In realtà siamo di fronte a un fatto grave: all’idea, cioè, che si voglia risolvere un problema importante e decisivo come quello energetico con le solite sparate propagandistiche… Non è con questa tecnologia che si affrontano i problemi dell’energia e del declino industriale nel nostro Paese. Questo presuppone una cultura del gigantismo che andava di moda negli anni 50. E non tiene il discorso che il nucleare non inciderebbe sull’effetto serra: anche altre fonti garantirebbero energia pulita e rispetto per l’ambiente…”