Umberto Galimberti presenta in video Le cose dell'amore

Umberto Galimberti presenta in video Le cose dell'amore

Con parole semplici e chiare viene illustrato un libro in cui gli ‟enigmi dell’amore” sono rivisitati è l’eros declinato in tutte le sue ‟figure”. L’attrazione, il corteggiamento, la seduzione, il tradimento, la separazione, la solitudine, l’onanismo.

Storie di precari. Francesco Dezio a Fahrenheit

Storie di precari. Francesco Dezio a Fahrenheit

Francesco Dezio ospite del giorno 20 ottobre 2004 a Fahrenheit di Radio3, per raccontare Nicola Rubino è entrato in fabbrica. L'intervista è a cura di Marino Sinibaldi.

Intervista a Roberto Piumini su La nuova Commedia illustrata da Altan

Intervista a Roberto Piumini su La nuova Commedia illustrata da Altan

‟L’idea è nata qualche anno fa. La rivista ‘Avvenimenti’, mi aveva chiesto di realizzare una rubrica destinata ai bambini. Volendo fare giochi diversi, proposi una cosa in poesia rivolta, però, agli adulti. L’idea fu accettata e feci ‟La poesia in pratica”, in cui c’erano vari pezzi, il principale dei quali era un frammento sulla falsariga della Commedia, che all’inizio feci per puro divertimento. Mi piacque farlo e, poiché fece divertire tanto la redazione, decisi di continuare. La cosa durò per un anno, poi finì, come tutto finisce e mi rimasero un certo numero di frammenti, che non corrispondono a quelli del libro, - la maggior parte dei frammenti che poi sono confluiti nel libro sono quelli che, come si dice, erano rimasti nel cassetto – e la convinzione che valesse la pena continuare il gioco, renderlo più completo e , magari, arricchirlo con dei disegni forti e spiritosi. Ho pensato,allora, di telefonare a Francesco Altan, che è un amico col quale abbiamo fatto parecchie cose insieme nel meraviglioso, stimolante campo della letteratura dell’infanzia… la cosa è quindi nata così…”

Diavolo di un Altan. Un’intervista a proposito de La nuova Commedia

Diavolo di un Altan. Un’intervista a proposito de La nuova Commedia

Ci sono cumuli, fiotti, strepitose montagne di merda, nel remake della Divina Commedia scritto da Roberto Piumini e illustrato da Altan. Con un bel po' di gente, ovviamente, a mollo nel ribollente letamaio. Facce arcinote; Milosevic, Bossi, Agnelli, Vespa, Sgarbi, Alba Parietti e Vanna Marchi, Baget Bozzo e Michael Jackson, Andreotti, Taormina, Emilio Fede... Nostri contemporanei, spediti con giocosa rabbia all'inferno, proprio come Dante ci schiaffò i suoi, di contemporanei. E la primissima cosa che viene in mente, tra le tante possibili sfogliando le 160 pagine del libro, è che ci volevano uno scrittore per bambini e un disegnatore che per i bambini lavora da sempre, per arrivare a tanta schietta, naturale ferocia espressiva. Inferno e Paradiso per essere concepiti richiedono una visione molto poco bipartisan. Si deve essere faziosi come padre Dante, e decisi nello smistare le anime di qui o di là, senza se e senza ma. Senza pudori nell'invettiva, senza remare nell'aggiornare il fetido catalogo delle colpe e delle dannazioni; entrano il genocidio, lo stupro della democrazia, il leccaculaggio dei potenti "col grufo lordo di merdagna", la corruzione, la pornografia dei sentimenti in tv. E senza ipocrisie, perché nel gioco (serissimo) dei buoni e dei cattivi urge avere una moralità a prova di sfumature, in bianco e nero come il tratto di Altan.