L'impero stolto di George Bush. Intervista a Michael Walzer
‟Non credo che l'amministrazione abbia sfruttato l'11 settembre per un programma imperiale intelligente. Guardi l'Afghanistan: è un disastro, piccolo rispetto all'Iraq, ma sempre un disastro. Se questo è tutto quello che l'imperialismo americano è in grado di fare, allora stanno freschi. Non hanno nemmeno la volontà d'investire per un imperialismo serio, che richiedere risorse, energie, intelligenze. Gli Usa non hanno una classe di funzionari pubblici coloniali come la Gran Bretagna dell'800. Hanno commesso errori, hanno fatto cose tremendamente sbagliate, e forse Chomsky ha previsto questo, ma non hanno agito secondo una pianificata, pensata politica imperialista. Noi americani non abbiamo il fegato per un reale imperialismo.”

Eugenio Borgna: Credo che le donne siano più sincere
"Bisogna distinguere tra bugie e menzogne. Le prime non rappresentano qualcosa di crudele, non colpiscono il cuore di colui a cui sono dirette. Le menzogne invece sono un atteggiamento che coinvolge gli aspetti essenziali della nostra vita: lealtà, libertà e dignità. Le bugie possono essere giustificate eticamente. Le menzogne mai". Non ammette confusioni lo scrittore Eugenio Borgna, che da L´arcipelago delle emozioni fino a Le intermittenze del cuore si muove nell´intricato mondo delle emozioni umane.

Un regno tra i fornelli. Cuochi si diventa 2 di Allan Bay
La gastronomia è l'unica passione seria, diceva Guy de Maupassant. E lui, che ha lasciato l'economia per le pentole, concorda sorridente e serafico. Allan Bay, autore di Cuochi si diventa di cui sta per uscire il secondo volume, si aggira infatti soddisfatto nella sua casa che è un inno al cibo concreto e immaginato, tra radici storiche e fantasia, oggetti di culto alimentare e riserve di vini pregiati. Il paradiso dei golosi è al diciottesimo piano di un grattacielo che da via Turati si affaccia su piazza della Repubblica. Qui vive Bay, cinquantenne di lontane origini fiamminghe, con quel nome Allan, scelto in onore di un amico di famiglia americano ma con alle spalle una vita rigorosamente milanese. La sua è la storia di un economista diventato per scelta cuoco e gastronomo e la casa glì somiglia, piena com’è di riferimenti alimentari e storici, carnali e filosofici, volumi di ricette accanto all'Ariosto, statue di maialini ai piedi di icone di sante russe protettrici dei sapienti appese nella camera da letto.

Sebastiano Nata presenta Mentre ero via
Un viaggio in Brasile. Nel Brasile poverissimo del Nord. I guasti della globalizzazione e le sorprendenti risorse di chi li combatte attraverso il filtro della crisi familiare e spirituale di un manager tormentato da un'equivoca tensione religiosa.
Ne abbiamo parlato con l'autore.