Intervista a Salvatore Veca su John Rawls
Salvatore Veca, il massimo esperto di John Rawls in Italia, commenta le edizioni Feltrinelli dei libri del filosofo e la sua influenza sulla cultura politica di "sinistra" nel nostro paese.

Intervista a Jeremy Brecher
Ormai i concetti di "no global" e "strategia lillipuziana" sono entrati nel vocabolario comune, ma furono Jeremy Brecher e Tim Costello con il loro Contro il capitale globale che per primi li introdussero per dare una lettura dei "nuovi" movimenti. Questa intervista a Jeremy Brecher è stata registrata prima della sua partecipazione alle manifestazioni contro il G8 nel 2001 a Genova.

Siamo tutti sorvegliati speciali
Ogni suo libro è da considerare come la tappa di un lungo viaggio alla scoperta del rapporto tra le tecnologie e il controllo sociale. Il primo scalo è stato in un grandissimo centro commerciale giapponese dove si vendono tutti le ultime sfornate dell'elettronica di consumo, dalla macchina fotografica alla videocamere, dal lettore di compact-disk al computer portatile che ha più potenza elaborativa di quanto le umane capacità possono immaginare. Ma in questo grande mall dei circuiti stampati - descritto nel libro edito dal Mulino La società dell'informazione - David Lyon annota con minuzia come minuscole telecamere scrutino le migliaia di giovani e vecchi, uomini e donne, soffermandosi su un viso, selezionato tra altre centinaia di volti. David Lyon è uno studioso canadese - insegna alla Queen's University nell'Ontario - che si occupa di controllo sociale, ma che non è molto interessato a elaborare una sofisticate teoria in materia. Appunta, analizza, indaga le trasformazioni che hanno accompagnato la sorveglianza nelle società capitaliste. Lo ha fatto ne L'occhio elettronico (Feltrinelli), quando prese atto che il vecchio modello del Panopticon non reggeva alla prova dei fatti e mise al lavoro le teorie di Gilles Deleuze, Felix Guattari e Michael Foucault per capire come il computer stava modificando le forme di controllo sociale. Allora - il libro fu pubblicato a metà degli anni Novanta - David Lyon sosteneva che la privacy era messa a dura prova dalla pervasività del computer. Ma non era solo questo il problema che gli stava a cuore. Gli interessava molto di più la sorte della democrazia, dato che il silicio consegnava nelle mani delle grandi corporation un potere di controllo come mai era accaduto nel passato. E questo, in fondo, è il filo conduttore del suo ultimo libro.

Stefano Rodotà sul controllo e la privacy
In occasione dell'uscita del nuovo libro di David Lyon La società sorvegliata, un'intervista a uno dei maggiori esperti internazionali delle tematiche del controllo, privacy e nuovi diritti. La società sorvegliata è un testo analitico che colloca la "sorveglianza come categoria sociale. Dall’invasione della privacy, si è oggi arrivati secondo Lyon alle soglie di una vera e propria ‟gabbia elettronica” che ci imprigiona dalla culla alla tomba." Stefano Rodotà è autore della prefazione.