L'amore ai tempi di myspace. Intervista a Federico Moccia
Ci diamo appuntamento al chiosco di Ponte Milvio, la roccaforte delle vicende dei suoi libri. Dove fra le esigenze urbanistiche e le impellenze sentimentali, hanno trionfato le ultime: hanno trionfato i lucchetti. Ce ne sono un'infinità. Tanti quante le coppie che hanno sigillato così la loro promessa di fedeltà. Ma in principio furono due personaggi di Moccia: perché lui oggi è Omero, gli adolescenti sono i suoi Feaci. Lui canta le loro gesta amorose e loro corrono in libreria. Lui inventa per loro gesta amorose, e loro le mettono in atto. Ma com'è possibile? Gli chiedo quando arriva, cappellino blu e sorriso subito affettuoso, scusandosi per il ritardo di dieci minuti (‟per farmi perdonare ti offro un gelatone”). Già è difficile intercettare i sentimenti degli altri in generale, com'è possibile farlo con quelli di un'età così volatile come l'adolescenza?
Sono sexy (ma solo quando suono). Intervista a Lang Lang
Quando si incontra qualcuno che ha il tocco del genio, si avverte una sensazione fisica difficile da descrivere. E come un frizzare di bollicine di champagne, un senso di espansione. Questo spiega forse perché, tra i virtuosi del piano del nostro pianeta, Lang Lang è quello che il ‟Time” annovera tra le 100 persone più influenti del globo, ‟People” al numero 10 nella classifica dei 16 uomini più sexy. E i più grandi direttori d'orchestra al mondo, da Barenboim a Mehta, lo vogliono. Se ci si è persi la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino, con Lang Lang atleta dei tasti, basta fare un giro su YouTube, e ascoltarlo alle prese con Strauss, e la voglia di sentirlo dal vivo registra un'impennata.
Lang Lang, l'acrobata del pianoforte. Leggi l’intervista
Ha cominciato a due anni, a nove un'insegnante gli consigliò di lasciar perdere. Ora a ventisette è il concertista più richiesto al mondo, osannato da milioni di fan anche giovanissimi.
Il ragazzo che ama i videogiochi, si veste come un icona pop e che in America chiamano Bang Bang confessa: "La vostra musica per noi cinesi è fresca e nuova,
e una sinfonia di Mahler si ascolta come una scoperta”.
La dignità della fine. Intervista a Stefano Rodotà
‟Nella nostra cultura l'attenzione non è rimasta ferma al momento della morte, ma si è estesa al morire". Stefano Rodotà interviene nella polemica sull’eutanasia, argomento cui ha dedicato un capitolo del suo nuovo libro, La vita e le regole.