
Ernesto Ferrero presenta I migliori anni della nostra vita
Ernesto Ferrero presenta I migliori anni della nostra vita, l’educazione sentimentale di un ragazzo che entra a far parte di un gruppo di persone speciali, che sognano di cambiare il mondo con i libri. La storia civile dell’Italia attraverso la storia di una casa editrice. Sul filo della memoria, rivivono incontri memorabili e scontri laceranti, scoperte e delusioni, drammi improvvisi, intermezzi comici scanditi dalle battute di un lessico famigliare.
I personaggi che li affollano sono colti nella dimensione privata della vita d’ogni giorno, visti da vicino e fissati in una serie di ritratti indimenticabili: Giulio Bollati, alter ego di Einaudi, il fantasioso Vittorini, il silenzioso e appartato Calvino, Norberto Bobbio e Massimo Mila, placido bastian contrario. E poi Natalia Ginzburg, Primo Levi chimico timido, l’ingegner Gadda, Carlo Levi, Sciascia, Elsa Morante, Volponi, Pasolini. Insieme a loro molti degli scrittori che hanno fatto grande il Novecento italiano, numi tutelari come Contini, redattori e semplici comparse, ospiti e ‟compagni di strada”: Bruno Munari, Fellini, Marcuse, il giovane Tiziano Terzani inviato nella Cina di Mao… Fino a Philip Roth che ci introduce all’ultimo mistero doloroso, quello di Primo Levi, in cui si rinnova ciclicamente un altro dramma, quello di Cesare Pavese, un nodo (un segreto) che nessuno osa affrontare.

Nei panni di una lesbica. Intervista a Jonathan Coe
Ironico come nei suoi libri, Jonathan Coe, scrittore inglese di 45 anni (già autore de La banda dei brocchi), assicura che non è stato difficile scrivere un romanzo tutto al femminile. ‟Ho una moglie e due figlie, vivo circondato da donne: imparare a capirle e immedesimandomi in loro è stata una questione di sopravvivenza”.

La partita che non ho mai giocato. Intervista a Carla Vangelista
Andrea è un ragazzo brillante. Un po’ drogato e molto annoiato. Livia, la sua fidanzata, è una ballerina piuttosto anoressica e un po’ meno annoiata. Entrambe provengono da famiglie dove i soldi non sono un problema ma gli affetti si.
Un giorno, una lettera annuncia che il padre di Andrea, sparito da anni in Kenya, sta morendo. In ospedale, durante il loro ultimo incontro, una seconda rivelazione: esiste un altro figlio, il piccolo Charlie, avuto da una donna keniota, e rimasto senza famiglia.
È l'inizio di Un altro mondo (Feltrinelli), il nuovo romanzo di Carla Vangelista, 54 anni, romana, sceneggiatrice, scrittrice, compagna (da 22 anni) dello scrittore Luca Di Fulvio, e madre di un altro Luca, 28 anni, avuto dal primo marito. E, ancora, coautrice, con Silvio Muccino, di Parlami d'amore, best seller da 250 mila copie uscito nel 2006 da Rizzoli e diventato un film, diretto e interpretato dallo stesso Muccino.

Dino. De Laurentiis, la vita e i film
"Dato che non sono Michelangelo, rimango convinto che la mia vita va raccontata con un po’ di ironia. A mio giudizio è come un film: se hai dentro un personaggio valido, hai il film e il libro. Se leggi un romanzo con un personaggio che ti affascina, non lo molli più." Dino De Laurentiis