La Cina e l’Occidente. Intervista a Yu Hua su Arricchirsi è glorioso
"Meglio l’erba del socialismo che i germogli del capitalismo", dicevano un tempo. Oggi il capitalismo si diffonde in maniera selvaggia e dirompente, mentre il socialismo ha perso i suoi principi egualitari, tanto che ne viene aggiornata di continuo la definizione. Erba e germogli si sono mischiati diventando un’unica pianta, ciò esplicita il grottesco. Il mio romanzo non inventa la società cinese, la riflette.
Marco Archetti presenta Gli asini volano alto
‟Era un pomeriggio di un paio di anni fa… quando mi è apparsa Claudia Koll”. Così Marco Archetti esordisce in questa intervista audio in cui racconta brevemente il suo quarto romanzo. Ascolta!
Uno sguardo lucido, tranquillo e tagliente. Antonio Caronia ricorda J.G. Ballard
‟Quando descrive l’assassinio di Kennedy come una gara automobilistica in discesa, Ballard smonta tutta la mitologia che i media costruivano intorno a questo evento impedendo di coglierne il vero senso. Tutta La mostra delle atrocità è fatta così come Crash, il secondo romanzo, quello più ‟scandaloso”, nato proprio da una costola de La mostra delle atrocità,. Nella bellissima introduzione all’edizione francese dice ‟non dobbiamo preoccuparci dell’atomica ma delle morti sottili che noi prepariamo giorno per giorno ai nostri figli”. Questa prefazione si apre con una frase che dice ‟il matrimonio tra tecnica e incubo ha dominato il XX secolo”. Questa secondo me è una chiave di lettura per tutta la sua opera.”
Antonio Caronia, traduttore di molti romanzi di J.G. Ballard, ricorda il grande scrittore inglese morto il 19 aprile 2009.
‟Così si può evitare il disastro climatico”. Intervista a Nicholas Stern
‟Al G20 sono state fatte scelte forti in campo finanziario e il piano Obama di investimenti pubblici in campo ambientale è molto promettente. La strada da imboccare è quella, ma bisogna agire in fretta, il tempo è scaduto”. Lord Nicholas Stern, l’ex chief economist della Banca Mondiale, nel 2006 aveva spaventato i mercati pubblicando un rapporto di 700 pagine in cui si spiega che, se non si farà nulla per arginare l’emissione di gas serra, i danni climatici potranno arrivare a un quinto del Pil globale, l’equivalente della somma delle due guerre mondiali. Ora, con Un piano per salvare il pianeta passa alla parte propositiva.