
Professione vagabondo. Intervista a Ryszard Kapuscinski
‟Ci si mette in viaggio a causa di una tragedia, o perché travolti da un’insana passione. Ma andare altrove serve a scoprire gli altri. E se stessi”. Parola del massimo reporter vivente, Ryszard Kapuscinski, che nel suo nuovo libro Autoritratto di un reporter racconta la sua ‟folle” passione per il viaggio e per la scoperta dell’altro attraverso la professione giornalistica.
‟Ci si mette in cammino per fuggire dalla fame, dalla peste, dalla guerra, per cercare la sicurezza altrove”.

In fuga da Gerusalemme. Intervista ad Amos Oz
‟Negli ultimi 20 anni la società israeliana è diventata molto meno ideologizzata. È sufficiente stare seduti in un bar e ascoltare i discorsi della gente: si parla solo di soldi. Niente Gaza, niente Iran. È una deriva egoistica, ma comunque preferibile all’altruismo dei fanatici, che vogliono cambiarti, farti rinsavire. Salvo poi ammazzarti se non raggiungono il loro scopo.”

Contro l’afasia della memoria. Intervista a Paolo Nori
Noi la farem la vendetta di Paolo Nori vince il Pozzale, il premio letterario nato dalla lotta partigiana. ‟Volevo fare un romanzo sulla violenza dello Stato, e a Reggio Emilia, nel ’60, mi sembra ci sia stata una dimostrazione esemplare di brutalità, stupidità e mancanza di misericordia. E dato che al processo sono stati assolti tutti con motivazioni ridicole e che tra i miei coetanei, anche qui in Emilia, di questo episodio non sapeva niente nessuno, o quasi, ma anche dato che - io per primo - ci meravigliamo quando succedono le cose che son successe a Genova nel 2001”.

Nel calcolo del benessere, mettiamoci sentimento. Intervista a Luca De Biase
L’economia si è stancata dell’uomo a una dimensione. Oltre al consumatore c’è di più. Perché al fatto che i soldi facciano la felicità - una volta assicurati vitto e alloggio, beninteso - non crede più nessuno. Luca De Biase e il suo Economia della felicità...