Carla Forcolin: La banca-dati dei minori adottabili. A che punto è.

31 Agosto 2004

Più di un anno fa, l’associazione "La gabbianella e altri animali" aveva deciso di portare al Ministro della Giustizia una petizione perché la banca-dati dei minori adottabili e degli adulti disponibili venisse allestita, come previsto dall’art. 40 della legge 149/01. Molte altre realtà associative richiesero al Ministero a gran voce di attuare simili dettati di legge e finalmente, nella Gazzetta Ufficiale del 9-4-2004, fu pubblicato il regolamento attuativo della banca-dati. Sulla Gazzetta ufficiale del 23-7-04 n. 171 ora abbiamo anche le regole tecnico-procedurali, fatte in tempo-record, ma ancora non basta.

Quando tutto lo strumento sarà operativo, la banca-dati dovrà ricevere i nominativi di tutti i minori adottabili nelle aree di competenza di tutti i tribunali italiani, con relative informazioni corrette e aggiornate su ogni minore, nonché i nominativi delle coppie e delle singole persone disponibili all’adozione. Anche delle singole persone, sia pure in relazione a rari casi particolari.

Ma cosa prevede la legge?
Ecco l’art. 40 della legge 149/01:
" 1-Per le finalità perseguite dalla presente legge è istituita, entro e non oltre 180 giorni dalla sua entrata in vigore, anche con l’apporto dei dati forniti dalle singole regioni, presso il Ministero della Giustizia, una banca dati relativa ai minori dichiarati adottabili, nonché ai coniugi aspiranti all’adozione nazionale e internazionale, con indicazione di ogni informazione atta a garantire il miglior esito del procedimento. I dati riguardano anche le persone singole disponibili all’adozione in relazione ai casi di cui all’art.44 della legge 4 maggio 1983, n. 184, come sostituito dall’art. 25 della presente legge.
2- La banca dati è resa disponibile, attraverso una rete di collegamento, a tutti i tribunali per minorenni e deve essere periodicamente aggiornata con cadenza trimestrale.
3- Con regolamento del Ministero di Giustizia sono disciplinate le modalità di attuazione e di organizzazione della banca dati, anche per quanto attiene all’adozione dei dispositivi necessari per la sicurezza e la riservatezza dei dati.
4- Dall’attuazione del presente articolo non debbono derivare nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello stato."

Una vera rivoluzione
E’ chiaro che la piena attuazione di questo articolo della legge comporta una vera rivoluzione e non solo informatica: tutti i minori adottabili e non ancora adottati (portatori di malattie, di handicap, adolescenti oltre i 13 anni, ragazzini caratteriali, ragazzini riportati in istituto dopo qualche adozione fallita…) dovranno essere sottoposti, almeno per un momento, alla piena attenzione degli operatori che forse, rassegnati circa la loro non adottabilità, li hanno lasciati crescere in qualche struttura per poi pensarci molto raramente o dimenticarseli del tutto.
Qualcuno dovrà informarsi circa la loro reale situazione fisica e psicologica e ricostruirne la storia di vita (per poter dare "ogni informazione atta a garantire il miglior esito del procedimento"), impegno non da poco perché di questi minori talvolta, nell’avvicendarsi delle persone e dei servizi che se ne sono occupati, si perde anche la storia.
Accanto ai minori adottabili dovranno essere inserite le coppie disponibili all’adozione e perfino i singoli disposti ad accogliere bambini con handicap e "quando vi sia la constatata impossibilità di affidamento preadottivo", cioè quando un bambino, troppo grande o di difficile carattere, non sia richiesto da nessuna coppia. Naturalmente se questo aprirà ad alcune adozioni a singole persone dipende dal coraggio dei giudici che si prenderanno la responsabilità di "fidarsi" delle capacità di una singola persona ritenuta molto solida e matura, piuttosto di lasciare un ragazzino in qualche struttura a vita. Dipenderà anche dall’esistenza di offerte di disponibilità da parte di singole persone e non è difficile prevedere che, non sapendo nessuno che ciò è possibile, nessuno si offra. Io mi sono offerta e da anni, invano.
Nelle adozioni nazionali poi si assiste alla triste consuetudine di negare l’idoneità ad alcune coppie senza che questo sia detto a chiare lettere (mentre nell’internazionale ciò è impossibile). Se le coppie idonee dovranno essere inserite nella banca dati questo fenomeno finirà, con grandi vantaggi sulla serenità di chi si metterà il cuore in pace, anziché inseguire un’adozione negata e sopportare strascichi di sofferenze per lunghi anni. (Perché si deve avere cura solo dei bambini e non anche degli adulti?).
La banca dati nazionale dovrebbe non solo permettere di trovare più facilmente una casa a quei bambini che non sono facilmente accolti, ma anche sveltire i tempi della loro adozione. Dovrebbe dare limpidezza alle adozioni.
E’ uno strumento che per tutti i motivi che ho elencato è in grado, se davvero messo a punto, di far funzionare lo stato di diritto anche in questo difficile terreno delle adozioni. Terreno scivoloso: si dice, nella stessa legge 149/01, che tutte le belle cose che si possono fare con la banca dati sono subordinare al non aggravio del bilancio dello stato ed è stato lo stesso Ministero di Grazia e Giustizia ad accumulare ritardi che non rispettano la legge nella sua stessa attuazione.
Siamo il primo paese d’Europa per numero di bambini stranieri adottati ma abbiamo più di 25.000 minori nelle nostre strutture (se si vogliono contare tutte) un terzo dei quali non riceve mai visite o telefonate dalla famiglia d’origine e che non sono dichiarati adottabili. Inoltre, non sappiamo ancora con sicurezza quanti siano i minori adottabili in Italia: lo sapremo quando ci sarà la banca dati. Considerando tutti i passaggi ancora necessari per renderla funzionante, non è realistico pensare che essa possa essere operativa prima della prossima primavera. Già questo sarebbe una conquista.


Carla Forcolin

Carla Forcolin (Venezia, 1950) è laureata in pedagogia e ha lavorato per venticinque anni nella scuola. Si è sempre occupata di tematiche riguardanti l’infanzia ed è presidente dell’associazione “La gabbianella …

La cattura

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