Michele Serra: Quel comunista di Mike

14 Aprile 2009
Mike Bongiorno come Indro Montanelli: licenziati da Berlusconi in età avanzata perché comunisti. Una vita intera a dissimulare la loro vera natura prima di essere finalmente smascherati.
A Mediaset ci si interroga sulle falle del sistema di sicurezza interno, e ci si chiede con angoscia quanti altri comunisti insospettabili si nascondano tra gli stipendiati del Cavaliere. Nel caso di Mike, una spiegazione potrebbe essere questa: non sapeva nemmeno lui di essere comunista, la moglie era riuscita a nasconderglielo per tutti questi anni. Ma vediamo gli altri casi di insospettabili sul cui conto Mediaset sta conducendo una severa inchiesta interna.

Emilio Fede
Nel rapporto a lui dedicato, si legge che il suo telegiornale ha prodotto più danni a Berlusconi di qualunque altro mezzo di informazione. "Non sfugge", si legge nel documento riservato, "il suo tentativo reiterato di presentare Berlusconi come un ossessionante e ridicolo ducetto, circondato dallo zelo disgustoso dei suoi cortigiani.
Particolarmente gravi le lunghissime dirette dei suoi discorsi, con prolungate inquadrature di tardone con le tette rifatte e le labbra e canotto che applaudono qualunque stronzata. Il Fede risulterebbe iscritto, in gioventù, alla sezione del Pci Martiri di Montecarlo, intitolata al partigiano Patrick La Boule, nome di battaglia 'Rien ne va plus', che resistette nel privé della sala da giochi, sotto i bombardamenti, perché aspettava l'uscita del 23. Perì tra le macerie".

Samuel, Manuel, Christian, Giuseppe del ‟Grande Fratello” (e Tatiana, Valeriana e Aureliana)
Mesi e mesi stravaccati sui letti sfatti, i maschi con le mani sulle balle, le femmine massaggiandosi i piedi e dandosi lo smalto (a volte entrambe le cose insieme, sporcandosi tutti i piedi di rosso). Nemmeno i socialisti utopisti delle origini erano riusciti a concepire una così radicale liberazione del proletariato dalle catene del lavoro.
I concorrenti del 'Grande Fratello' non sono in grado di scopare una stanza, impiegano 20 minuti per allacciarsi le scarpe e per cucinare un uovo sodo devono prendere delle sostanze eccitanti e darsi il cambio ai fornelli. Il Centro Studi Ideologici del Pdl considera il ‟Grande Fratello” un esempio di sciopero permanente che ha già largamente superato il mitico sciopero delle mondine nel '49, durato tanti mesi che alla fine per tagliare le piante di riso, alte quattro metri, furono necessarie le motoseghe.
Evidente - sostiene l'inchiesta interna - che i concorrenti del ‟Grande Fratello” sono attori comunisti infiltrati. Il linguaggio da decerebrati e l'incapacità di pronunciare una frase più lunga di due parole, una delle quali è quasi sempre ‟figa”, non possono che essere il frutto di una abile simulazione.

Maria De Filippi
‟Amici” doveva chiamarsi ‟Compagni”? I balletti, le coreografie di massa, i canti a gola spiegata, i colori abbacinanti e stucchevoli dello studio e dei costumi, sembrano mutuati direttamente dagli spettacoli di propaganda del comunismo cinese e coreano. C'è però una prova a discarico: il clima di ebete e acritico entusiasmo di ‟Amici” è identico anche a quello delle convention di Publitalia.

Previsioni del tempo
La meteorologia è, da tempo, una spina nel fianco del berlusconismo. L'annuncio insistente di precipitazioni, tempo incerto, variabilità, è considerato una delle manifestazioni più perniciose del disfattismo comunista. Neanche la sostituzione di tutti gli ombrellini e le nuvolette con soli splendenti è servita a migliorare la situazione: i meteorologi Mediaset, con il pretesto della razionalità scientifica, portavano da casa ombrellini e nuvolette ritagliati dalla moglie.
Sono stati tutti licenziati e rimpiazzati con strafiche che non sanno distinguere il Po dall'Anatolia, ma sorridono sempre e sostengono che domani sarà la giornata ideale per abbronzarsi come Obama.

Breviario comico di Michele Serra

Di quando Berlusconi regalò alla regina d’Inghilterra un reggiseno di pizzo, pregandola di indossarlo in sua presenza. Di quando venne finalmente chiarito che “cariche dello stato” non si riferiva agli esplosivi usati durante la prima Repubblica. E di quando il Pd diede in affido i suoi elettori a …