Il mondo del cibo sotto brevetto

Controllare le sementi per governare i popoli

di Vandana Shiva

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“In assenza di brevetti, il sapere viene condiviso, non tenuto segreto”

Scritto in modo estremamente accessibile, questo libro di Vandana Shiva dimostra con grande concretezza come la questione apparentemente astratta della proprietà intellettuale si stia trasformando in uno strumento finalizzato al saccheggio delle risorse naturali del pianeta da parte delle grandi corporation. Manipolazione delle forme di vita e dei geni, selezione delle specie agricole, il tutto coordinato da una consapevole strategia adottata dalle grandi organizzazioni transnazionali, volte a impoverire sempre di più le popolazioni rurali del Terzo mondo.

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Vandana Shiva

Vandana Shiva, fisica ed economista indiana, dirige il Centro per la scienza, tecnologia e politica delle risorse naturali di Dehra Dun in India. È tra i massimi esperti internazionali di …

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Alessandro Capponi intervista Vandana Shiva

Alessandro Capponi intervista Vandana Shiva

Parla lentamente, scandisce ogni parola, soprattutto una: blackmail, ricatto, quello subito dai Paesi poveri. Guarda sempre negli occhi: nei suoi, neri, adesso c’è soprattutto rabbia. Vandana Shiva, un passato da fisico nucleare abbandonato nel 1987, quando decise di dedicarsi all’ambiente e ai problemi della condizione femminile. L’aria mite non le ha impedito, nel ’90, di convincere una moltitudine di agricoltori a trasformarsi in scudi umani per impedire che gli alberi della foresta himalayana fossero abbattuti. L’aria mite non le ha impedito di dirigere la Fondazione per la scienza, la tecnologia e l’ecologia, e di diventare punto di riferimento per le organizzazioni non governative di tutto il pianeta. Da quindici anni, si batte per la biodiversità.
L’intervista è stata raccolta durante il vertice Fao del giugno 2002 a Roma.

Intervista a Vandana Shiva, la pasionaria dell’Himalaya

Johannesburg, 27 agosto 2002. Sia chiaro, è sbottato a un certo punto il delegato Pedro Sanchez: "Non c'è modo d'avere bambini sani, se sono destinati a morire di fame. E per dar loro da mangiare, un piccolo aiuto alla scienza bisogna pur chiederlo". Brusio in sala. E una donna indiana, piccola e tonda, che là dietro scuoteva la testa: "Non è questo il modo di trattare i problemi". La donna si chiama Vandana Shiva e per il popolo no global è un mito: 50 anni, nata alle pendici dell'Himalaya, laureata in fisica, è a capo del movimento per la protezione della biodiversità e ha rischiato anche il carcere, nel Punjab, per aver guidato migliaia di contadini in collera con le multinazionali. La "Bové dell'Asia" non accetta cedimenti: "La chimica ha sterminato la nostra economia e avvelena i vostri piatti".