Oltretorrente

di Pino Cacucci

"Per la prima volta, il Fascismo si trova ad affrontare un nemico agguerrito e organizzato, armato e ben equipaggiato, nonché deciso a resistere a oltranza." Così scrive Italo Balbo. È il 4 agosto del 1922. Il popolo di Parma, la gente di Oltretorrente, si è preparata a resistere. Alla testa degli Arditi del Popolo, Guido Picelli. Picelli e Balbo, il mito socialista e il camerata fascista, rivivono nei ricordi di un vecchio Ardito, il giorno dei funerali di Mario Lupo nel 1972, quando, mezzo secolo dopo, lo scontro fra sinistra extraparlamentare e neofascisti riconduce quasi naturalmente agli avvenimenti di cinquant’anni prima. E così, ecco affiorare, fra leggenda e mito, l’"instancabile Picelli", loggionista fedele, impeccabile nel vestire e ben consapevole che i raid fascisti che hanno piegato la Romagna potranno trovare una salda resistenza nella sua Parma. Italo Balbo, capo istintivo, trascinatore di masse (e perciò sempre più sospetto agli occhi di Benito Mussolini) succede a Farinacci nella conduzione delle operazioni. I due personaggi emergono via via in tutto il loro spessore psicologico mentre la scena si apre, epicamente, sulle barricate, sul concorso attivo della popolazione, sulle donne che prendono parte alla lotta.
"Ho sempre conservato nella memoria l’insurrezione di Parma dell’agosto 1922 con il fascino un po’ romantico di un’epopea barricadiera, finché mi sono appassionato sempre più a quelle vicende attratto, come mio solito, dagli esseri umani che le avevano vissute, dagli uomini e dalle donne che in quei giorni memorabili non esitarono a riversarsi per le strade dell’Oltretorrente innalzando barricate e combattendo fino a respingere i diecimila squadristi in armi capitanati prima da Farinacci e poi da Italo Balbo. E mentre dipanavo uno dopo l'altro i fili dell’intricatissima matassa – i reduci della Grande guerra, gli Arditi del Popolo, i legionari fiumani, le divisioni nella sinistra e tra le varie organizzazioni sindacali, i contrasti estremi tra alcuni ‘ras’ dello squadrismo – riprendevano vita personaggi dimenticati dalla Storia, inconsapevolmente fedeli alle parole del poeta Esenin: con l'ardore si brucia la vita in fretta, ma è per splendere più intensamente."
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Pino Cacucci

Pino Cacucci (1955) ha pubblicato Outland rock (Transeuropa, 1988, premio MystFest; Feltrinelli, 2007), Puerto Escondido (Interno Giallo, 1990, poi Mondadori e infine Feltrinelli, 2015) da cui Gabriele Salvatores ha tratto …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 18 Aprile 2003
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 192
  • Prezzo: 12,35 €
  • ISBN: 9788807016349
  • Genere: Narrativa