Novità Feltrinelli Gramma
“Ogni anno in tutto il mondo mille persone perdono la vita per colpa di un fulmine. Io non sono tra queste.” Così comincia la storia di Anna, che cresce insieme...
È possibile guardare alla depressione, anziché come a un mostro che ci terrorizza e ci annienta, come a una dimensione emotiva tra le tante, che può concorrere al benessere e alla stabilità personale non meno di quegli stati d’animo che consideriamo di segno positivo, come la gioia e la speranza. È bene convincersi che non si guarisce dal “mal di vivere” perché è parte integrante, ed essenziale, della nostra esperienza affettiva. Senza vissuti di sofferenza, di fallimento e delusione, saremmo esseri incompleti, incapaci di apprezzare la vita in tutte le sue sfumature. La nostra sensibilità ne risulterebbe impoverita e, con essa, la nostra capacità di amare e creare legami profondi con gli altri.
A seguito di una crisi depressiva non è insolito che si verifichi un sorprendente miglioramento della qualità della nostra esistenza, perché è possibile trasformare i momenti di disperazione e di angoscia in opportunità di recupero, uscendone fortificati, più lucidi e resistenti.
Depressione e ansia non sono incontrollabili, come tendiamo a credere. Al contrario, con adeguate strategie vincenti, si possono affrontare in modo vantaggioso.
La nostra capacità di reazione può essere risvegliata dalla consapevolezza, attraverso la ricerca di rimedi che sono a portata di mano più di quanto siamo abituati a pensare. Dunque conviene sperimentare, mettendo in campo la nostra creatività per trovare “protocolli di cura” personalizzati, continuando a comprometterci energicamente con la vita anche in condizioni di emergenza.
Le donne, che più frequentemente degli uomini si trovano a fare i conti con la depressione, anche per ragioni culturalmente fondate, sanno essere capaci di operare in se stesse e nella loro vita grandi cambiamenti, trasformando un oscuro malessere in una formidabile occasione di riscatto.
Ivana Castoldi, psicologa e psicoterapeuta, ha operato per diversi anni presso il Centro per lo studio e la terapia della famiglia dell’Ospedale Niguarda-Ca’ Granda.
Attualmente esercita la libera professione a …