“Un’epopea al femminile sul mistero e le scelte dell’esistenza.” la Lettura
Teresa custodisce un segreto da tutta la vita e per questo, quando intuisce che la sua memoria inizia a fare acqua come un colino, decide di sdraiarsi nel letto e restarci, zitta e immobile. Per dieci anni, non si alzerà più. Ma le figlie Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante Pilar e Nina, la nipote, non sono disposte a rinunciare a lei: spostano il letto al centro del salotto, al cuore di una famiglia – che è donna perché finisce con “a”– diversa da tutte le altre. C’è infatti Irene, che è nata con ai piedi dodici dita, e Pilar, che sa distinguere i sogni che nascono da dentro e quelli che arrivano da fuori; c’è chi come Rusì dorme con una torcia da minatore sulla fronte, e chi di nascosto appende bachi da seta al letto di Teresa. E ognuna di loro, per paura, senso di colpa o incapacità ad abbandonarsi al proprio futuro, vive a metà. Fino al giorno in cui, richiamate dalle preoccupazioni del medico, tutte si stringono attorno a quel letto per vegliare la matriarca. Nella condivisione e nei silenzi si aprono a poco a poco spiragli: Teresa li asseconda rivelando, notte dopo notte, quattro oracoli che aiutano le donne a sciogliere i nodi che limitano le loro esistenze. Così, forse, Teresa potrà finalmente liberare se stessa. In Teresa degli oracoli la scrittura di Arianna Cecconi dà vita a un immaginario al contempo realistico e magico, che ci scuote nel riso e nella commozione, scavando al fondo dei nostri segreti.
“Innovativo, coraggioso, ironico. Si legge tutto d’un fiato e lascia il lettore con il desiderio di rileggerlo.”
Simonetta Agnello Hornby