Gino Strada: "Liberate Hanefi o ce ne andiamo”
Il personale internazionale degli ospedali di Emergency in Afghanistan è stato richiamato a Kabul per un meeting sulla sicurezza che potrebbe essere il preludio all’abbandono del paese da parte dell’ong, che è lì presente dal 1999. La decisione arriva al termine di un lungo direttivo di Emergency, a Milano.
La fatica e il dramma di essere giornalisti liberi. Intervista a Giuliana Sgrena
Un giornalista rapito, i timori per la sua vita, i dubbi sulle trattative, le polemiche dopo la liberazione. E' la storia di Daniele Mastrogiacomo in Afghanistan, ma è stata anche quella di Giuliana Sgrena in Iraq due anni fa.
‟Ho rivissuto ogni momento. Ogni volta che si parla di un ostaggio si chiede la sua liberazione, ma quando viene liberato scatta una specie di cannibalismo sull’ostaggio stesso, che si vede rovesciato addosso il peso delle trattative e delle immancabili polemiche”.
Daniel Pennac presenta La lunga notte del dottor Galvan
Un racconto dal sapore gustosamente malausseniano. Personaggi vividi e strampalati dentro la cornice dell’ospedale non come luogo di dolore, di malattia e di morte, ma come bizzarra palestra del grottesco. Con un contributo di Neri Marcoré.
L’intervista a Daniel Pennac è stata realizzata il 1° luglio 2005 alla ‟Feltrinelli libri e musica” di Piazza Piemonte, a Milano, in occasione della festa per i cinquant’anni della Casa editrice.
È un fallimento essere divertenti. Intervista a César Aira
‟Si dice che sono un umorista, che i miei libri sono pieni di humour. Ma lo humour nei miei libri è assolutamente involontario. La gente ride quando io avevo l’intenzione di scrivere qualcosa di serio. Detesto lo humour in letteratura. L’unico consiglio che do ai giovani scrittori è di rifuggire dallo humour perché è una tentazione pericolosa. Che non gli succeda come a molti, che invecchiano e muoiono senza aver mai parlato di niente di serio. Lo humour è facile e presenta l’inconveniente di dipendere troppo dall’effetto che produce. Se non produce il suo effetto, cade nel vuoto. E anche se produce oggi l’effetto voluto, magari smetterà di farlo domani. Sfortunatamente devo riconoscere che la mia opera è impregnata di humour. Forse si tratta di un grave fallimento.”