Angelo Ferracuti presenta Le risorse umane
Che senso ha parlare di lavoro al tempo della ‟fine del lavoro”? Ce lo dice il ‟romanzo-inchiesta” di Angelo Ferracuti, un ‟tour” nell’Italia dei vecchi e nuovi lavori. Ascolta l’intervista all’autore.
Erminio Risso su Sanguineti
Un intervento in audio di Erminio Risso, curatore di opere di Edoardo Sanguineti come Mikrokosmos, Ideologia e linguaggio e Il chierico organico, sul Sanguineti ‟intellettuale civile”.
Bollea: ‟Gli alberi? Moneta ecologica”
‟Ecco, io ho imparato molto vedendo i bambini fra gli alberi. Una volta una bimbetta mi ha insegnato che sanno parlare. Gli ho chiesto: ‟Ma come parlano?, Posso sentirli ora?”. ‟Vedi” - mi ha risposto - al mattino non bisogna svegliare gli alberi, perché hanno dormito tutta la notte per proteggerci. Quindi sono stanchi, bisogna aspettare… però se metti l’orecchio sulla corteccia e ascolti in silenzio, dopo lui parla! È vivo e anch’io e anche te”. Questa grande lezione mi è rimasta nel cuore. L’albero è vita nel cuore e nella mente dei bambini. […]Chi produce ossigeno deve essere pagato. Noi respiriamo ossigeno prodotto dalle foreste equatoriali e tropicali. Il 30/40% di quello italiano viene dall’estero. Le Nazioni Unite devono pagare il surplus di produzione di ossigeno ad alcune Nazioni polmone. L’uomo può vivere senza petrolio, senza carbone, ma non senza albero, né senza polmone.”
Intervista a Nadine Gordimer su Sveglia!
Dice: ‟Le parole sono il mezzo che ho sempre usato per cercare di comprendere il mistero dell’esistenza”. Nadine Gordimer, 82 anni, rappresenta con Doris Lessing la voce femminile di lingua inglese della letteratura sudafricana. Da sempre la sua vita si identifica con la scrittura; quando era bambina leggeva tutto quello che le capitava a tiro e il suo primo racconto lo scrisse appena quindicenne. Anche il suo impegno politico e sociale contro ogni razzismo e ogni sopraffazione viene da lontano; almeno da quando ragazzina, lei figlia di padre lituano e di madre inglese, cominciò a comprendere che, nel suo paese, i neri erano stranieri senza diritti e senza difese. Da allora e per mezzo secolo ha combattuto l’apartheid; ha scritto racconti e romanzi tradotti in tutto il mondo e saggi e articoli che testimoniano il suo ruolo di eccezionale coscienza critica nel vecchio e nel nuovo Sud Africa e, nel 1991, ha vinto il premio Nobel per la letteratura. Il suo ultimo libro Get a life, Sveglia! nella versione italiana in uscita per Feltrinelli è una storia emozionante in cui si intrecciano problemi contemporanei e sentimenti. La salvaguardia della natura e il progresso economico, la lotta contro l’Aids e la complessità delle relazioni umane, ma anche la nuova povertà nel Sud Africa post-apartheid. Del suo romanzo più recente Nadine Gordimer parla volentieri - ‟l’inquinamento è un pericolo talmente enorme...” - mentre non vuole far cenno ai suoi progetti futuri. ‟Per scaramanzia”, assicura, perché ‟chi parla troppo di una storia, magari alla fine non la scrive”.