Intervista a Vanna Vannuccini e Francesca Predazzi su Piccolo viaggio nell'anima tedesca

Intervista a Vanna Vannuccini e Francesca Predazzi su Piccolo viaggio nell'anima tedesca

Questo libro è dedicato a chi, senza volerne imparare la lingua, vuole capire la mentalità dei tedeschi. Una panoramica colta e brillante tra filosofia, politica e costume.

‟Il compromesso è l’arte di vivere”. Intervista ad Amos Oz

‟Il compromesso è l’arte di vivere”. Intervista ad Amos Oz

‟Abito vicino al deserto. Mi alzo all'alba e me ne vado lì a vagabondare senza meta. E cerco di sentire. Quando torno a casa accendo il notiziario delle 6 e ascolto gli uomini politici riempirsi la bocca di parole: ‘Per sempre’, ‘mai più...’. Allora sento ridere le pietre di quel deserto, che da centomila anni è sempre uguale. (…) Mi metto a scrivere. Che è una cosa faticosissima. A volte passo tutta la mattina senza riuscire a combinare nulla. Nemmeno una riga. Me ne sto lì a fissare il muro”.

Umiliano il corpo delle donne. Intervista a Stefano Rodotà

Umiliano il corpo delle donne. Intervista a Stefano Rodotà

"Quando il diritto pretende di imporre un comportamento alla donna, prevedendo l’obbligo di impianto contro la sua volontà degli embrioni creati, rivela da una parte la impraticabilità delle via giuridica e dall’altra che una norma di questo genere fa violenza agli stessi principi fondativi di una paese civile e democratico dove, lo dice l’articolo 32 della costituzione, nessun trattamento sanitario può essere imposto in materia di salute violando il rispetto della persona umana. (…) In questi anni ci siamo resi conto del fatto che il diritto non può impadronirsi della 'nuda vita', cioè di tutta una serie di scelte che progressivamente sono state riconosciute alle persone e non possono essere sequestrate dalla regola giuridica. Come, ad esempio, il diritto di rifiutare le cure anche a costo della fine della vita. In questi casi, il diritto di fronte a situazioni esistenziali, ha fatto un passo indietro, ha riconosciuto che non si può imporre un’etica. Questo non vuol dire che non ci sia il riconoscimento di un valore. Il valore in questo caso è l’autodeterminazione di ciascuno per quanto riguarda la propria vita. Prima il ‘dominus’ di queste situazioni era il medico che stabiliva quale dovesse essere la cura, anche senza il consenso dell’interessato, poi, da un certo momento in poi si è stabilito che tutto deve avvenire in base al consenso informato della persona, tant’è che qualcuno ha detto che è nato un nuovo soggetto morale".

Intervista alle ‟quattro mani” di Jenny Haniver. Ossia Alessandra Montrucchio e Cristina Virone

Intervista alle ‟quattro mani” di Jenny Haniver. Ossia Alessandra Montrucchio e Cristina Virone

‟Prima di scrivere c’è un grosso lavoro a tavolino sulla trama e i personaggi poi ognuna di noi butta giù un capitolo diverso della storia e quindi ci troviamo e ci confrontiamo sul lavoro fatto. Per la scrittura del primo libro abbiamo dovuto calibrare le diverse penne per creare un tutto omogeneo ed equilibrato. Ma già con la seconda avventura per tutte e due è stato quasi istintivo calarci nel linguaggio di Salamandra e in quell’immaginario. (…) L’idea di un mondo dove le razze si possono mescolare è nata ad Alessandra. Ma si trattava di un’idea molto grezza poi parlandone, confrontandoci il progetto si è via via affinato, fatto più preciso, i personaggi e i caratteri si sono messi a fuoco, il mondo di Salamandra si è definito sempre più e la storia ci è come esplosa fra le mani, le cose da dire e da fare erano talmente tante che un libro a quel punto non bastava più. È nato così il progetto di una saga che si concluderà al quinto libro.”