Racconta che non è stato semplice far digerire la fine dell’amore tra Step e Babi. Racconta delle centinaia di messaggi disperati che, dopo l’uscita di Ho voglia di te, hanno invaso ‟L’angolo dei Mocciosi”, il forum dedicato ai suoi fan. Federico Moccia, romano, classe 1963, autore di Tre metri sopra il cielo, il romanzo da un milione di copie che ha ispirato l’omonimo film di Luca Lucini, se l’è dovuta vedere con un esercito di lettori inviperiti per l’happy end mancato. L’accusa: aver diviso per sempre l’impeccabile Babi e il rabberciato Step, l’improbabile coppia capace di viaggiare, insieme, tre metri sopra il cielo. Dopo due anni trascorsi a New York per dimenticare Babi, Step torna a casa più solido. Non ha scordato Babi, perché ‟puoi cambiare il cielo, ma non puoi cambiare l’animo”. In compenso ha capito che l’intransigenza non premia e prepara così il terreno al recupero del rapporto infranto con la madre e alla nascita di una nuova storia d’amore, quella con Gin, ‟una ragazza schietta, selvaggia, intelligente”, racconta Moccia.