Descrizione
“Tutto quel che è accaduto dopo comincia qui. Anche se sembrava un inizio, ed era la fine del mondo”
Recensioni d'autore
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La rabbia e la paura di una popolazione stremata dalla carestia, culminate con la lotta e la speranza nel cambiamento.
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A cento anni dalla Rivoluzione russa, Ezio Mauro ritorna nei luoghi dell'insurrezione popolare che ha invertito la direzione della storia.
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Un grande reportage per le strade, i vicoli e i palazzi sfarzosi che hanno visto il tramonto degli zar e il divampare della rivoluzione di Lenin.
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Un libro fatto di folle, di ideali e di violenza, di arte e di potere, sempre a tinte forti.
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Il libro per cui ha scelto un titolo corrusco è per Ezio Mauro, anche personalmente, un ritorno di fiamma. Alla fine degli anni Ottanta l'ex direttore di Repubblica era infatti corrispondente da Mosca, e la Russia gli è rimasta nel cuore.
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Chiedevano pane e condizioni di lavoro meno dure, non immaginavano di entrare negli ultimi giorni dell'impero zarista. Cento anni fa, la Rivoluzione Russa.
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Un libro fatto di folle, di ideali e di violenza, di arte e di potere, sempre a tinte forti.
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Fra poco ci sarà il centenario della Rivoluzione d'ottobre. E non si può non leggere in questi giorni la rievocazione fatta da un grande cronista che ha viaggiato per qualche mese in quei luoghi della Madre Russia dove successe l'inimmaginabile. E meno male che successe.
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Ezio Mauro ci racconta la rivoluzione tornando sui luoghi come un cronista.
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1917. Tre anni di guerra mondiale, la fame, i morti. Poi sulle strade e i sui ponti sulla Neva la gente sfila gridando: hleb! Hleb! Hleb! Pane. A San Pietroburgo, la città costruita dal nulla da Pietro il Grande si sgretola un impero vecchio di tre secoli. Da ultimo nelle mani della gretta zarina Alexandra e di un diabolico santo monaco nero. I bolscevichi partono al segnale dell'incrociatore Aurora. A dare il comando è Trotskij. All'alba del 26 ottobre appare Lenin e sale le scale di Palazzo d'Inverno. Cambia il destino dello Stato più grande del mondo, e quello del mondo intero. Una rivoluzione dà speranza a tutti i popoli oppressi.
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Il frutto di una grande inchiesta giornalistica.
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Il più grande fraintendimento della rivoluzione del 1917 si produsse, quasi in tempo reale, nei destini di quegli intellettuali e scrittori che vi presero parte. La fulgida ascesa della rivoluzione si spense minacciosa nelle loro ombre. Passarono dall'euforia alla depressione, dall'entusiasmo alla delusione, dalle camere del popolo a quelle della morte. Almeno in certi casi. Altri fnirono nei gulag. Qualcuno si suicidò. Qualcuno si normalizzò. Non è tutto quello che ricavo dalla lettura di L'anno del ferro e del fuoco, ma il termometro spirituale appare interessante per registrare la febbre rivoluzionaria che divampò come un fuoco di paglia tra le fla dell'intellighenzia russa
Conosci l’autore
Ezio Mauro
Ezio Mauro, direttore della “Stampa” dal 1992 al 1996 e di “Repubblica” dal 1996 al 2016, ha scritto La felicità della democrazia (con Gustavo Zagrebelsky; Laterza, 2011), Babel (con Zygmunt Bauman; Laterza, 2015) e, per Feltrinelli, L’anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione (2017), L’uomo bianco (2018), Anime prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino (2019), Liberi dal male. Il virus e l’infezione della democrazia (2020), La dannazione. 1921. La sinistra divisa all’alba del fascismo (2020) e Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura (2021).
Extra
Dettagli
- Marchio:
- FELTRINELLI
- Data d’uscita:
- Ottobre, 2018
- Collana:
- Universale Economica
- Pagine:
- 256
- Prezzo:
- 10,00€
- ISBN:
- 9788807891502
- Genere:
- Tascabili