
‟Dobbiamo curare la tirannia col farmaco della democrazia”. Intervista a Ala Al-Aswany
"In Egitto non c’è la censura nel campo editoriale, ma esistono i sequestri dei libri. Quindi c’è una differenza tra censura e sequestro. Il mio destino non è diverso dagli altri: non esiste nessuna immunità per il cittadino nel mondo arabo a prescindere del suo peso culturale, morale, sociale, ecc. Tutto è precario e tutto può cambiare da un momento all’altro!"

La fatica e il dramma di essere giornalisti liberi. Intervista a Giuliana Sgrena
Un giornalista rapito, i timori per la sua vita, i dubbi sulle trattative, le polemiche dopo la liberazione. E' la storia di Daniele Mastrogiacomo in Afghanistan, ma è stata anche quella di Giuliana Sgrena in Iraq due anni fa.
‟Ho rivissuto ogni momento. Ogni volta che si parla di un ostaggio si chiede la sua liberazione, ma quando viene liberato scatta una specie di cannibalismo sull’ostaggio stesso, che si vede rovesciato addosso il peso delle trattative e delle immancabili polemiche”.

Gino Strada: "Liberate Hanefi o ce ne andiamo”
Il personale internazionale degli ospedali di Emergency in Afghanistan è stato richiamato a Kabul per un meeting sulla sicurezza che potrebbe essere il preludio all’abbandono del paese da parte dell’ong, che è lì presente dal 1999. La decisione arriva al termine di un lungo direttivo di Emergency, a Milano.
La brutalità della violenza è segno di impotenza. Intervista a Slavoj Zizek
"I giovani delle banlieues intendevano 'soltanto' dire: siamo qui e siamo di qui. Un modo per affermare la propria esistenza, una pura richiesta di visibilità. È un chiaro esempio dei limiti delle nostre democrazie, in cui masse enormi di persone non si trovano nelle condizioni di esprimere le proprie richieste più basilari nel linguaggio politico ordinario. È un fenomeno che rimanda un po' a quella che Jakobson chiamava comunicazione 'fatica': non 'voglio questo o quello', ma semplicemente 'sono qui'."