Giovanni Bollea

Giovanni Bollea (Cigliano Vercellese, 1913 - Roma, 2011), innovatore della neuropsichiatria infantile italiana del dopoguerra, si è formato a Losanna, Parigi e Londra ed è stato professore emerito presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Fondatore e direttore dell’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile, promotore di innumerevoli iniziative a favore dell’infanzia, ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell’educazione dell’Università di Urbino nel 2003 e gli è stato conferito il premio alla carriera al Congresso mondiale di psichiatria e psicologia infantile e dell’adolescenza di Berlino nel 2004. Con Feltrinelli ha pubblicato Le madri non sbagliano mai (1995), che ha riscosso uno grandissimo successo, Genitori grandi maestri di felicità (2005) e ha scritto la prefazione a I no che aiutano a crescere (2003) di Asha Phillips.

Genitori grandi maestri di felicità di Giovanni Bollea

Giovanni Bollea applica la sua esperienza pedagogica e la sua saggezza ad alcune importanti questioni di educazione dei figli. Anzitutto dice che i bambini e gli adolescenti hanno bisogno di spazi per crescere sani e vivere bene: di giardinetti per giocare, di scuole a loro misura dove sentirsi a c…

Giovanni Bollea: I giovani e Internet

Giovanni Bollea: I giovani e Internet

L’intervento pronunciato da Giovanni Bollea al Congresso europeo di neuropsichiatria infantile di Firenze. ‟Pensare all’adolescenza oggi, significa pensare all’importanza biologica dei processi del pensiero: percezione, memoria, immaginazione.”

Giovanni Bollea: Giovani, non perdetevi in un bicchiere

L'alcolismo adolescenziale è fortemente aumentato negli ultimi 3-4 anni ed è salito alla ribalta in forma imponente sia come sostituto delle droghe o anche in seconda battuta dopo averle usate o contemporaneamente ad esse.

Premio alla carriera a Giovanni Bollea

Giovanni Bollea è stato insignito del premio alla carriera in occasione del Congresso Mondiale di Psichiatria e Psicologia Infantile e dell'adolescenza

Giovanni Bollea: Salviamo i bambini dalla guerra

Intervista con il grande neuropsichiatra infantile festeggiato per i novant’anni.

Giovanni Bollea: Le immagini di guerra vanno vietate ai bambini

«La tv ha il diritto-dovere di dare le notizie ma mandare in onda la crudeltà è cosa diversa. La televisione italiana dovrebbe darsi delle regole in questo caso. Ha il dovere di farlo.»

Giovanni Bollea: «Conosco un solo antidoto: una famiglia che funziona»

"Se ha letto i miei libri saprà che considero i due ruoli diversi e complementari. La mamma è il ministro degli interni: gli affetti, la socialità. Il papà è il ministro degli esteri..."
Per capire un bambino guardatelo negli occhi. Intervista al neuropsichiatra Giovanni Bollea

Per capire un bambino guardatelo negli occhi. Intervista al neuropsichiatra Giovanni Bollea

‟Negli occhi di un bambino c’è tutto. Il suo bisogno di compagnia perché si sente solo, di sicurezza perché ha paura di affrontare un mondo sconosciuto, di attività perché si annoia, di dialogo perché vuol sapere tante cose. Se facessimo metà dello sforzo che facciamo per capire e andare d’accordo con i colleghi, comprenderemmo molto più facilmente i nostri figli. È una semplice questione di ascolto.”

Bollea: ‟Gli alberi? Moneta ecologica”

‟Ecco, io ho imparato molto vedendo i bambini fra gli alberi. Una volta una bimbetta mi ha insegnato che sanno parlare. Gli ho chiesto: ‟Ma come parlano?, Posso sentirli ora?”. ‟Vedi” - mi ha risposto - al mattino non bisogna svegliare gli alberi, perché hanno dormito tutta la notte per proteggerci. Quindi sono stanchi, bisogna aspettare… però se metti l’orecchio sulla corteccia e ascolti in silenzio, dopo lui parla! È vivo e anch’io e anche te”. Questa grande lezione mi è rimasta nel cuore. L’albero è vita nel cuore e nella mente dei bambini. […]Chi produce ossigeno deve essere pagato. Noi respiriamo ossigeno prodotto dalle foreste equatoriali e tropicali. Il 30/40% di quello italiano viene dall’estero. Le Nazioni Unite devono pagare il surplus di produzione di ossigeno ad alcune Nazioni polmone. L’uomo può vivere senza petrolio, senza carbone, ma non senza albero, né senza polmone.”