Michele Serra: I tre moschettieri a Napoli

04 Maggio 2002
Visti "I tre moschettieri" in tv. Tenerezza e ammirazione per tutte quelle regole di cappa e spada, duelli leali, onore alla parola data e l´intero repertorio di romanticherie. L´esatto contrario, direi, del brutto e ipocrita scaricabarile attorno ai fatti di Napoli, con manifestanti che nascondono la mano con la quale lanciarono il sasso e piagnucolano per le botte ricevute, e poliziotti che pestano e insultano le ragazzine e travestono quel sommo disonore da "senso dello Stato". Può capitare di menare le mani, i conflitti sociali sono sempre a rischio di violenza: ma dopo, quando si tratta di contare i feriti e fare qualche bilancio, ci vorrebbe un po´ più di dignità e di lealtà. Ecco, lealtà: sapere che quando si va allo scontro di piazza, come alcune frange dei no global vogliono e fanno, poi, se qualcuno si fa male, non è sempre colpa del "nemico". E sapere, per contro, che quando si indossa una divisa ci sono regole ferree da rispettare. Nei duelli ci si offende e ferisce. Il senno di poi non può essere così querimonioso e vile. Ognuno è responsabile delle armi che sfodera: si rivedano qualche buon film di cappa e spada, i violenti delle due fazioni, e la prossima volta tutto andrà meglio.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …