Il no degli intellettuali americani

12 Marzo 2003
Quattordicimila intellettuali americani contro la guerra. Gli accademici Usa ieri hanno comprato una pagina pubblicitaria sul New York Times per mettere nero su bianco la loro opposizione alla prospettiva di un attacco all´Iraq. «Non è stata offerta alcuna prova schiacciante di un´imminente minaccia alla nostra sicurezza nazionale tale da giustificare l´uso della forza militare», si legge nel testo che spiega le ragioni del gesto.
E per questo, per il fatto di essere una guerra «di scelta» e non «di necessità», l´esercito di accademici arruolati via Internet in meno di 60 ore da Joshua Cohen, direttore della prestigiosa rivista Boston Review, la definisce «moralmente inaccettabile» e chiede al governo di non farla. Una petizione, spiega Cohen al telefono dal Massachusetts, nata la settimana scorsa da una provocazione europea: «Un mio amico professore di scienze politiche in Olanda mi aveva mandato un messaggio che chiedeva: "Dove sono finiti gli intellettuali americani?". E così, punto sul vivo, ho deciso di dimostrargli che c´erano ed erano per la stragrande maggioranza contrari all´intervento bellico contro Saddam».
Per prima cosa, quindi, ha messo insieme gli oltre 50 mila dollari che servivano per pagare la pagina sul quotidiano newyorchese: «Ho fatto una colletta tra colleghi universitari e altre persone che sapevo sensibili all´argomento, con donazioni da 500 a 1000 dollari l´uno». Poi è scattata la raccolta di firme sul sito della rivista, facilitata da una catena di Sant´Antonio via posta elettronica. La risposta è stata sbalorditiva: nella lunga lista di nomi che corre intorno all´annuncio sul Times figurano, tra gli altri, i premi Nobel Eric Chivian e Walter Gilbert, i filosofi Robert Dahl e Martha Nussbaum, il critico letterario Edward Said, l´ex ministro del lavoro Robert Reich, le star del femminismo Gloria Steinem e Susan Sontag e inoltre Natalie Zemon Davis, Richard Sennett, Judith Butler, Sherry Turkle e Martha Nussbaum.

Edward W. Said

Edward W. Said è nato nel 1935 a Gerusalemme ed è morto a New York il 25 settembre 2003. Esiliato da adolescente in Egitto e poi negli Stati Uniti, è …