Marco D'Eramo: Con Mike Davis a Roma. Nel cuore della città.
Io ho raccontato la vita di Davis i suoi trascorsi nei mattatoi, come camionista che portava bambole Barbie, le sue cinque mogli, la militanza politica, ho letto un brano di Città di quarzo (12 minuti in tutto). Mike ha fatto un discorso molto politico. Ha cominciato dicendo: "Compagni italiani, ogni volta che voi marciate qui come a Genova nel 2001 e a febbraio di quest'anno, la terra trema anche in California". C'erano 150-200 persone che ascoltavano sedute su sedie di plastica bianca o sul marciapiede, bevendo birra.
Poi Davis ha mostrato un filmato di un disoccupato di San Diego che si faceva di speed e di metanfetamine, un veterano della prima Guerra del Golfo, che a un certo punto ruba un carro armato e per mezz'ora alla sua guida si mette sistematicamente a sfasciare tutte le auto parcheggiate, le corriere, i camioncini, senza far male a nessuno, col cannone girato all'indietro, con le telecamere che continuano a seguirlo dall'alto e amici e parenti che parlano di lui, della scomparsa delle fabbriche, finché lui fa l'errore di traversare il bordo dello stato così possono intervenire le forze speciali dell'Fbi che si calano sulla torretta e gli sparano alla nuca...
Finito il dibattito siamo andati a mangiare in un'infima bettola di San Lorenzo...