Luttazzi: "Striscia" e "Iene" non fanno una vera satira

15 Luglio 2003
La satira è morta e il giornalismo in agonia. Ne ha per tutti Daniele Luttazzi, che presentando il suo nuovo libro La castrazione e altri metodi infallibili per prevenire l´acne ha sparato a zero su giornalisti e televisivi. E ha confessato che guardare in tv i colleghi comici gli mette ansia. Non ci si deve lasciar irretire da "Striscia" e "Le iene", «bei programmi con parodie e sfottò, ma nulla più». Anche l´imitazione che Fiorello fa di La Russa «trasforma il politico in un simpatico doppiatore: divertente, ma la satira è un´altra cosa. È un punto di vista con un po´ di memoria: informa, deforma, e fa quello che le pare.». Ma la televisione italiana non lo permette: «alla Rai leggono prima i copioni dei comici, non possono permettersi di mandare in video liberi pensatori». E lo stesso accade col giornalismo, invaso dalle interviste-tappetino. Anche qui se Mediaset piange la Rai non ride: «Il Tg5 fa campagna elettorale per Berlusconi, ma anche il telegiornale di Mimun cassa regolarmente le notizie: ultima la storia del "kapò". E la Rai sta togliendo dai palinsesti tutti i programmi che danno fastidio alla concorrenza». Luttazzi ammette che il suo esilio televisivo è un dispiacere, «ma certe assenze - dice - sono più presenti delle presenze».

La castrazione e altri metodi infallibili per prevenire l'acne di Daniele Luttazzi

Il segreto dei bestseller è nel titolo. Giulio Einaudi era convinto che qualunque libro potesse diventare un bestseller se aveva l'avverbio Come nel titolo, perché tutti sono curiosi di imparare qualcosa. Pavese gli chiese: "E allora Via col vento? Ha venduto milioni di copie". "È vero," replicò Ei…