Gabriele Romagnoli: Volo di notte

22 Luglio 2004
Guardare le luci della pista di decollo risucchiate dal cielo nero gli dà sollievo: le immagina come rimpianti cancellati dal tempo. Rimpianti. È stata l'ultima segreteria telefonica che ha inciso pensando a lei. Diceva: "Esco a contare i miei rimpianti. Ma tu lasciami un messaggio per non diventare uno di loro". Non ha mai chiamato. O forse sì, ha ascoltato e riappeso soddisfatta. Un rimpianto in più, che cosa vuoi che sia. Un motivo per svoltare, ecco cosa.
Oggi svoltano tutti e due. Lei si è sposata. Lui va in Martinica. Ha venduto la casa, l'automobile, ritirato la liquidazione e comprato un bar sulla spiaggia di un posto di cui non sa neppure pronunciare il nome. Ci ha rimesso un sacco, tra le tasse e il resto. È rimasto pulito. Oddio. L'ultima ragazza che ha steso sul divano gli ha detto: "Mi sa che tu sei una puttana". Ridendo. La sera prima era stato con la sua amica. Quella dopo, con entrambe. Uscirne pulito era una speranza. Con lei era un film diverso. Ha provato a immaginarla mentre fa l'amore con un altro uomo e ha vomitato. Di getto, su un tappeto che poi ha buttato via. Valeva niente. O magari molto. Mai più stato capace di capire che cosa vale. Anche con lei. Capito dopo. Tardi. Tardi per il cielo, Late for the sky, Jackson Browne. Ora lei ascolterà ‟Lawyers in love”, avvocati innamorati. Ne ha sposato uno. Alto e biondo, come voleva. Sarà la vita che voleva. Ma per cominciarla, con tutti i posti del mondo, doveva proprio andare in viaggio di nozze in Martinica?

Gabriele Romagnoli

Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) Giornalista professionista, a lungo inviato per “La Stampa”, direttore di “GQ” e Raisport è ora editorialista a “la Repubblica”. Narratore e saggista, il suo ultimo libro è …