Tullio Kezich: I 20 più grandi registi della storia. L'unico italiano è Sergio Leone

29 Giugno 2005
Ai tempi d’oro dello ‟spaghetti western” circolava la storiella di San Pietro che in Paradiso si lamentava: ‟Ormai con Quello lassù non ci si può parlare, si è messo in testa di essere Sergio Leone ‟. Ricordo che all’autore di Per un pugno di dollari la battuta piaceva, suonando come la conferma di un carisma nel quale era il primo a identificarsi senza falsi pudori. E oggi, se fosse ancora con noi, Sergio avrebbe un motivo di più per rallegrarsi sfogliando il supplemento di ‟Empire” (luglio) intitolato ‟The Greatest Movie Directors of All Time”. Sulla base di un’inchiesta fra i lettori, l’autorevole rivista britannica ha scelto i 20 più grandi registi della storia del cinema mondiale, dedicando a ciascuno una foto e un articolo; e per soddisfare l’ovvia curiosità riguardo ai nomi rimasti fuori, segue l’elenco degli ulteriori 20. Fra eletti di prima e seconda categoria, insomma, si arriva a 40. E volete sapere quanti fra questi sono italiani? Soltanto uno: proprio Sergio Leone, al 17esimo posto. Mai esistiti Rossellini, De Sica o Visconti; e neppure Fellini o Antonioni. Secondo l’elettorato di ‟Empire” il nostro cinema sta nella storia solo per aver dato vita a una sottomarca autarchica del western made in Usa. Vero è che 35 dei 40 cineasti appartengono all’area anglofona. Oltre a Leone, quelli non ‟english speaking” sono il giapponese Akira Kurosawa (numero 6), il francese François Truffaut (26), il tedesco Fritz Lang (29) e lo svedese Ingmar Bergman (36). Troppo pochi? Ma bisogna rendersi conto che i votanti sono giovani la cui memoria non va più indietro di qualche decina d’anni. E non susciterà perciò troppa meraviglia il fatto che Charlie Chaplin, fino a ieri considerato l’incomparabile maestro di chiunque si metta davanti o dietro la macchina da presa, è riuscito appena ad assicurarsi il 35esimo posto. Stiamo parlando di una pubblicazione non volgare né banale, con contributi ben scritti e valutazioni rispettabili. Tale si può considerare il primo posto assoluto, assegnato a Steven Spielberg, benché la nomina suoni un po’ promozionale proprio mentre sta uscendo sugli schermi La guerra dei mondi. In una concezione del cinema che ricerca il punto di congiunzione fra i valori artistici e il botteghino, è comunque chiaro che Spielberg autore e produttore si impone con una lunga serie di successi. Ed è consolante che pur adorando Quentin Tarantino e altri idoli del momento, i giovani lettori conservino un notevole rispetto per Alfred Hitchcock, Orson Welles, Woody Allen, John Ford e Billy Wilder. Tanto più dispiace vedere ingiustamente condannato all’oblio il cinema come quello italiano senza il quale la Decima Musa sarebbe una statua acefala come la Nike di Samotracia.

Tullio Kezich

Tullio Kezich (1928-2009), autore di numerosi volumi e commediografo largamente rappresentato, è stato critico cinematografico al “Corriere della Sera”. Con Feltrinelli ha pubblicato la biografia di Fellini, Federico, nel 2002 …