La premiazione del concorso Centoparole alla festa Buon Compleanno Feltrinelli
07 Luglio 2005
Con il buono di 500 euro comprerà per cominciare l’ultimo libro di Stefano Benni, ‟che mi manca, anche uno di De Silva, che mi piace molto e tanti altri libri”. Queste le prime parole del milanese Stefano Errico, che ieri sera con il suo racconto breve ‟Una volta” ha vinto il concorso ‟Centoparole”, organizzato dalla casa editrice Feltrinelli in collaborazione con Repubblica.
Assiduo frequentatore della librerie Feltrinelli (‟ci vengo almeno una volta ogni due settimane da quando avevo tredici anni”) ha costruito il suo scritto proprio sulle situazioni che gli sono capitate in libreria. Ma anche gli altri cinque finalisti, che si sono accontentati di premi minori, li useranno tutti per acquistare libri o dvd. Quasi a mezzanotte, il vincitore, emozionatissimo è stato festeggiato con suoi colleghi Lorenzo Zucca di Firenze, secondo classificato, Tiziana Rinaldi di Genova, terza, Vasco Di Salvo di Roma, quarto e Leonardo di Modena e Anna Cafiero di Napoli che hanno chiuso la classifica a pari merito, da tre padrini di eccezione: gli scrittori Jonathan Coe, Amos Oz e Daniel Pennac. Una vera rarità la loro presenza insieme. Il più veloce nel firmare gli autografi è stato Oz. Il più elaborato Pennac, anche perché oltre alla firma ha regalato ai suoi fan alcuni ricercatissimi schizzi. E per incontrare anche loro e farsi firmare una copia di un loro libro che decine di persone hanno fatto ordinatamente la fila ieri sera alla festa ‟Buon compleanno Feltrinelli”, organizzata per il cinquantenario dalla fondazione della casa editrice milanese nella mega libreria di piazza Piemonte. Tanta affluenza si era vista solo in occasione della presenza ad alcuni eventi o presentazioni di rockstar e attori famosi. A fare gli onori di casa l’attrice Lella Costa, che accompagnata dal pianista Gaetano Liguori ha letto alcuni brani dei tre famosi scrittori e i racconti dei sei finalisti. Già increduli del fatto che i loro racconti fossero stati scelti tra i quindicimila che hanno partecipato al concorso. Alcuni confessano di aver partecipato quasi per gioco. Altri per mettere alla prova la propria abilità di scrittore. Altri ancora sognando un giorno di scrivere un romanzo. Anche chi non ha vinto è stato contento di aver partecipato. Tra la gente comune, scrittori, editori e politici. Come il presidente della Einaudi Roberto Cerati e il segretario cittadino dei Ds Pierfrancesco Majorino. Tutti entusiasti per la massiccia e per certi versi inattesa presenza di giovani a questa festa della cultura. ‟è straordinario - ha commentato l’editrice Inge Feltrinelli - Questa sera Milano sembra New York. Un bel segnale di ottimismo in un momento non proprio positivo per il mercato. Di buon auspicio per i nostri prossimi cinquant’anni. Una serata che mi fa tornare in mente tanti ricordi. Quando ho visto giovani scrittori come Garcia Marquez e Gunther Grass”. Una serata che al figlio Carlo, presidente della casa editrice suggerisce una riflessione su Milano. ‟Purtroppo è diventata una città spenta. Occorre rimettere in gioco delle energie che ci sono, ma che non sono stimolate. E magari sono anche mortificate”.
Assiduo frequentatore della librerie Feltrinelli (‟ci vengo almeno una volta ogni due settimane da quando avevo tredici anni”) ha costruito il suo scritto proprio sulle situazioni che gli sono capitate in libreria. Ma anche gli altri cinque finalisti, che si sono accontentati di premi minori, li useranno tutti per acquistare libri o dvd. Quasi a mezzanotte, il vincitore, emozionatissimo è stato festeggiato con suoi colleghi Lorenzo Zucca di Firenze, secondo classificato, Tiziana Rinaldi di Genova, terza, Vasco Di Salvo di Roma, quarto e Leonardo di Modena e Anna Cafiero di Napoli che hanno chiuso la classifica a pari merito, da tre padrini di eccezione: gli scrittori Jonathan Coe, Amos Oz e Daniel Pennac. Una vera rarità la loro presenza insieme. Il più veloce nel firmare gli autografi è stato Oz. Il più elaborato Pennac, anche perché oltre alla firma ha regalato ai suoi fan alcuni ricercatissimi schizzi. E per incontrare anche loro e farsi firmare una copia di un loro libro che decine di persone hanno fatto ordinatamente la fila ieri sera alla festa ‟Buon compleanno Feltrinelli”, organizzata per il cinquantenario dalla fondazione della casa editrice milanese nella mega libreria di piazza Piemonte. Tanta affluenza si era vista solo in occasione della presenza ad alcuni eventi o presentazioni di rockstar e attori famosi. A fare gli onori di casa l’attrice Lella Costa, che accompagnata dal pianista Gaetano Liguori ha letto alcuni brani dei tre famosi scrittori e i racconti dei sei finalisti. Già increduli del fatto che i loro racconti fossero stati scelti tra i quindicimila che hanno partecipato al concorso. Alcuni confessano di aver partecipato quasi per gioco. Altri per mettere alla prova la propria abilità di scrittore. Altri ancora sognando un giorno di scrivere un romanzo. Anche chi non ha vinto è stato contento di aver partecipato. Tra la gente comune, scrittori, editori e politici. Come il presidente della Einaudi Roberto Cerati e il segretario cittadino dei Ds Pierfrancesco Majorino. Tutti entusiasti per la massiccia e per certi versi inattesa presenza di giovani a questa festa della cultura. ‟è straordinario - ha commentato l’editrice Inge Feltrinelli - Questa sera Milano sembra New York. Un bel segnale di ottimismo in un momento non proprio positivo per il mercato. Di buon auspicio per i nostri prossimi cinquant’anni. Una serata che mi fa tornare in mente tanti ricordi. Quando ho visto giovani scrittori come Garcia Marquez e Gunther Grass”. Una serata che al figlio Carlo, presidente della casa editrice suggerisce una riflessione su Milano. ‟Purtroppo è diventata una città spenta. Occorre rimettere in gioco delle energie che ci sono, ma che non sono stimolate. E magari sono anche mortificate”.