Stefano Benni: Lalfabeto degli uragani futuri
19 Settembre 2005
E KATRINA distrusse New Orleans mentre Bush giocava a golf.
E IL MESE dopo Lavinia rase al suolo Miami mentre Bush giocava a golf, e Barbara Bush andò a trovare i senza-casa allo stadio e disse: ‟Perché vi lamentate, qui è molto più grande che a casa vostra!”.
E POI ARRIVÒ Marilyn che inondò il Texas infangando anche il campo da golf di Bush che disse: ‟Finché questi uragani ammazzano dei negri pezzenti chi se ne frega, ma se rompono i coglioni a noi golfisti allora mi arrabbio”.
E ARRIVÒ la tempesta di sabbia Norma che soffocò con la polvere del Sahara New York, e Bush dichiarò guerra all´Algeria.
E IL CICLONE Octopus trapanò l´Alaska e fece volare le balene come rondini, ma fece sgorgare il petrolio dal ghiaccio e Bush disse: ‟Come vedete, alla faccia dei fottuti ecoterroristi, il clima sta migliorando”.
E PAULETTE sommerse le Hawaii e Tahiti, e il bunker di Dolce e Gabbana che Berlusconi si era appena fatto costruire.
E QUAQUATRIX distrusse Roma e il danno maggiore fu il camerino di marmo rosa e pelo di barboncino del concerto di Elton John, per rifare il quale ci vollero più soldi che a riedificare il Colosseo.
E ROSEBUD distrusse Londra, ma Blair disse: ‟Non ci lasceremo intimidire”, e comprò un gel per i capelli che resisteva a venti di duecento chilometri orari.
E STRAPPAPELO, un minitornado piccolo ma funesto, puntò su Arcore, si avvitò sulla testa di Berlusconi e distrusse il lavoro di dieci chirurghi plastici e tre ricamatrici.
E TERESILDA spazzò via metà Bangladesh e per un attimo, con sollievo di tutti, sembrò che il clima fosse tornato normale.
MA ULALUME ridusse la California a una palude, e su una zattera si ritrovarono insieme Schwarzenegger e trecento gay incazzati.
E VICTORIA devastò Washington e i climatologi di Berkeley dissero: ‟L´effetto serra è più pericoloso di mille atomiche, e Bush gli tolse il contributo per la ricerca e lo destinò allo studio di nuove armi biologiche”.
E WALCHIRIA distrusse Pechino alle cinque del pomeriggio ma a mezzanotte l´avevano già ricostruita.
E XENIA imperversò in Africa e trasportò in volo trecento elefanti fino a Bergamo, e tutti insieme cagarono nel giardino di Calderoli.
E YLENIA spazzò tutto il Belpaese con venti da quattrocento chilometri all´ora e quando tutto fu finito l´unico che non si era spostato di un centimetro era Fazio, attaccato coi denti a un pilone della Banca d´Italia.
E ZOE investì il Polo nord e staccò un blocco di ghiaccio da un milione di tonnellate e lo trasportò fino al golfo di Napoli dove centomila disoccupati con una moka in mano lo scalarono, e fu la più grande vendita di granita al caffè della storia.
E ANGELINA, tifone intelligente, attaccò Bagdad e distrusse tutte le armi senza far fuori neanche un soldato o un civile.
E BIBENDUM tornado fertile riempì d´acqua tutta l´Africa e fu una gran festa.
E CHARLOTTE, uragano di sinistra, devastò il festival dell´Unità mentre Rutelli, Fassino e Boselli stavano litigando da ore se candidare Vanna Marchi.
E DELIA piombò sul Giappone che però era attrezzato assai benone e imbarcò tutta la popolazione su una flotta di Godzilla One, il megagommone che ne regge un milione.
ED ELEONORA provocò uno tsunami sulle Alpi e furono liti tra surfisti e sciatori.
E FILOMENA interruppe Milan-Juventus, e per alcuni giorni finalmente il cambiamento climatico produsse vera indignazione e preoccupazione, finché il Tar del Lazio non spostò le partite alle sei di mattina quando la sera il tramonto è rosso.
E GARGANTUA distrusse il passivo della Tim della Benetton e della Fiat, o almeno così loro dissero alle banche.
E HALLIBURTON fu l´uragano peggiore di tutti perché si ingoiò tutti i soldi delle ricostruzioni.
E IPPOCAMPUS sommerse l´Oceania meno l´isola di Mikasemu dove gli indigeni previdenti avevano costruito la sedia da bagnino più alta del mondo.
E YESTERDAY attaccò di nuovo il Texas e Bush lanciò razzi a casaccio contro il cielo per colpire Dio e Ratzinger disse: ‟sta sbagliando”. Si riferiva a Dio, non a Bush.
E QUANDO questo funebre alfabeto ebbe concluso il suo girotondo, Katrina due distrusse il mondo e si salvò soltanto Bush in volo sull´Air Force One, e quando Bush disse al pilota: ‟Mi raccomando non lasciamoci intimidire”, il pilota lo prese a calci in culo per tutto l´aereo finché da Nerina la Nube uscì Fanny il Fulmine e Bush il Beone precipitò in mare dove l´aspettava a bocca spalancata Ottavia l´Orca e solo in quell´istante capì che forse gli scienziati ecoterroristi avevano ragione, ma ormai era tardi e la terra roteò nello spazio finalmente senza polemiche, senza guerre e senza abitanti.
E IL MESE dopo Lavinia rase al suolo Miami mentre Bush giocava a golf, e Barbara Bush andò a trovare i senza-casa allo stadio e disse: ‟Perché vi lamentate, qui è molto più grande che a casa vostra!”.
E POI ARRIVÒ Marilyn che inondò il Texas infangando anche il campo da golf di Bush che disse: ‟Finché questi uragani ammazzano dei negri pezzenti chi se ne frega, ma se rompono i coglioni a noi golfisti allora mi arrabbio”.
E ARRIVÒ la tempesta di sabbia Norma che soffocò con la polvere del Sahara New York, e Bush dichiarò guerra all´Algeria.
E IL CICLONE Octopus trapanò l´Alaska e fece volare le balene come rondini, ma fece sgorgare il petrolio dal ghiaccio e Bush disse: ‟Come vedete, alla faccia dei fottuti ecoterroristi, il clima sta migliorando”.
E PAULETTE sommerse le Hawaii e Tahiti, e il bunker di Dolce e Gabbana che Berlusconi si era appena fatto costruire.
E QUAQUATRIX distrusse Roma e il danno maggiore fu il camerino di marmo rosa e pelo di barboncino del concerto di Elton John, per rifare il quale ci vollero più soldi che a riedificare il Colosseo.
E ROSEBUD distrusse Londra, ma Blair disse: ‟Non ci lasceremo intimidire”, e comprò un gel per i capelli che resisteva a venti di duecento chilometri orari.
E STRAPPAPELO, un minitornado piccolo ma funesto, puntò su Arcore, si avvitò sulla testa di Berlusconi e distrusse il lavoro di dieci chirurghi plastici e tre ricamatrici.
E TERESILDA spazzò via metà Bangladesh e per un attimo, con sollievo di tutti, sembrò che il clima fosse tornato normale.
MA ULALUME ridusse la California a una palude, e su una zattera si ritrovarono insieme Schwarzenegger e trecento gay incazzati.
E VICTORIA devastò Washington e i climatologi di Berkeley dissero: ‟L´effetto serra è più pericoloso di mille atomiche, e Bush gli tolse il contributo per la ricerca e lo destinò allo studio di nuove armi biologiche”.
E WALCHIRIA distrusse Pechino alle cinque del pomeriggio ma a mezzanotte l´avevano già ricostruita.
E XENIA imperversò in Africa e trasportò in volo trecento elefanti fino a Bergamo, e tutti insieme cagarono nel giardino di Calderoli.
E YLENIA spazzò tutto il Belpaese con venti da quattrocento chilometri all´ora e quando tutto fu finito l´unico che non si era spostato di un centimetro era Fazio, attaccato coi denti a un pilone della Banca d´Italia.
E ZOE investì il Polo nord e staccò un blocco di ghiaccio da un milione di tonnellate e lo trasportò fino al golfo di Napoli dove centomila disoccupati con una moka in mano lo scalarono, e fu la più grande vendita di granita al caffè della storia.
E ANGELINA, tifone intelligente, attaccò Bagdad e distrusse tutte le armi senza far fuori neanche un soldato o un civile.
E BIBENDUM tornado fertile riempì d´acqua tutta l´Africa e fu una gran festa.
E CHARLOTTE, uragano di sinistra, devastò il festival dell´Unità mentre Rutelli, Fassino e Boselli stavano litigando da ore se candidare Vanna Marchi.
E DELIA piombò sul Giappone che però era attrezzato assai benone e imbarcò tutta la popolazione su una flotta di Godzilla One, il megagommone che ne regge un milione.
ED ELEONORA provocò uno tsunami sulle Alpi e furono liti tra surfisti e sciatori.
E FILOMENA interruppe Milan-Juventus, e per alcuni giorni finalmente il cambiamento climatico produsse vera indignazione e preoccupazione, finché il Tar del Lazio non spostò le partite alle sei di mattina quando la sera il tramonto è rosso.
E GARGANTUA distrusse il passivo della Tim della Benetton e della Fiat, o almeno così loro dissero alle banche.
E HALLIBURTON fu l´uragano peggiore di tutti perché si ingoiò tutti i soldi delle ricostruzioni.
E IPPOCAMPUS sommerse l´Oceania meno l´isola di Mikasemu dove gli indigeni previdenti avevano costruito la sedia da bagnino più alta del mondo.
E YESTERDAY attaccò di nuovo il Texas e Bush lanciò razzi a casaccio contro il cielo per colpire Dio e Ratzinger disse: ‟sta sbagliando”. Si riferiva a Dio, non a Bush.
E QUANDO questo funebre alfabeto ebbe concluso il suo girotondo, Katrina due distrusse il mondo e si salvò soltanto Bush in volo sull´Air Force One, e quando Bush disse al pilota: ‟Mi raccomando non lasciamoci intimidire”, il pilota lo prese a calci in culo per tutto l´aereo finché da Nerina la Nube uscì Fanny il Fulmine e Bush il Beone precipitò in mare dove l´aspettava a bocca spalancata Ottavia l´Orca e solo in quell´istante capì che forse gli scienziati ecoterroristi avevano ragione, ma ormai era tardi e la terra roteò nello spazio finalmente senza polemiche, senza guerre e senza abitanti.
Stefano Benni
Stefano Benni è nato a Bologna nel 1947. Con Feltrinelli ha pubblicato: Prima o poi l’amore arriva (1981), Terra! (1983), Stranalandia, con disegni di Pirro Cuniberti (1984), Comici spaventati guerrieri …