Giorgio Bocca: Quelli che...gli piacciono i mostri

25 Novembre 2005
Che Silvio Berlusconi pensi al ritiro in un monastero del monte Athos, o su una colonna da stilista in qualche deserto penitenziale? Non partecipa alla campagna elettorale e promette una casa a ogni povero. Dopo aver promesso e non mantenuto miracoli di ogni genere agli italiani babbioni, non glieli ha dati, ma ricomincia, giulivo e imperterrito. Adriano Celentano lo ha ridicolizzato dal teleschermo, ha dimostrato che è una tigre di carta e un altro dei personaggi mostruosi che piacciono agli italiani, Giuliano Ferrara, ha scritto che ha vinto lui perché di lui tutti parlano, perché è un fenomeno da baraccone. È tornato anche Antonio Negri il mostro della finta rivoluzione. Stavamo per dimenticarcene quando gli amanti dei mostri che allignano in tutti i paesi del mondo hanno riscoperto negli Stati Uniti che le sue elucubrazioni a ruota libera erano quanto di meglio prodotto nel secolo dal pensiero politico e ora anche nella vecchia Europa lo si ripesca in occasione dei disordini nelle periferie francesi. ‟La Stampa” di Giulio Anselmi, che pure è una testa fredda e che immaginiamo lo detesti, gli ha dedicato una intera pagina e una fotografia dove appare il suo ghigno e se possibile più acido e beffardo. Che deve dirci il nostro mostro della politica, il cattivissimo dei cattivi maestri? Ride e grida "viva la rivolta". È dispiaciuto che siamo solo alla rivolta, ma promette che presto arriverà la rivoluzione. Ricorda un po' quella barzelletta sublime su Hitler, che di ritorno da qualche rifugio sudamericano promette ai suoi fidi che lo rivogliono al potere: "Sì, ma questa volta cattivi".
È di gran moda anche Stefania Craxi, ha pubblicato un libro, l'ha intervistata anche il reverendo Fabio Fazio che dei grandi mostri è un po' il pietoso confessore. Lei, come fa da anni, ha continuato a insultare gli italiani onesti, convinti che un furto sia un furto, che qualche decina di miliardi estorti alle grandi aziende e dissipati dai manutengoli nell'America del Sud siano un furto e non una persecuzione politica. Grande successo ha il mostro letterario Pietrangelo Buttafuoco che ha scritto non un libro, ma come ha detto un recensore sul ‟Giornale”: "L'Iliade dei fascisti", un poema, geniale, stupendo in cui si racconta che i giovani soldati americani che sbarcavano in Sicilia per liberarci dalla dittatura erano dei viscidi crudeli negroidi mentre gli eroi dell'onore militare erano i fascisti che resistevano all'invasione.
La fantasia, anche quella dei mostri, piace agli uomini senza fantasia che sono la maggioranza, ma c'è un limite perché i fascisti dell'Iliade all'apparire delle navi americane se la diedero vergognosamente a gambe come tristemente seppe il loro Duce che è tornato di gran moda, basta scrivere un libro in cui si parteggia per i fascisti e si diffamano quanti rischiarono la vita per mettere assieme un paese libero, per vendere e festeggiare. I mostri in questo paese piacciono perché non hanno pudori né ritegni come forse a molti piacerebbe. La nipote del Duce a cui il fascismo del nonno non basta, passata all'ala estrema del neo fascismo ha detto che lei è disposta a perdonarci se le chiediamo scusa. E partecipa allegra ai dibattiti televisivi dove sono di casa i politici che avendo gestito la Napoli ladra della ricostruzione dal terremoto, gestiscono oggi la convivenza con la camorra che, essendo una mostruosità, sta risalendo la Penisola, uccidendo chi si oppone. Ai giovani di Locri questa mostruosità non piace. Speriamo che siano in molti, sempre di più.

Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …