Ma non parlate di postmoderno. L’Iliade di Baricco

03 Novembre 2004
Uno scrittore di successo si ritrova fra le mani una materia incandescente, fatta apposta per piacere al suo pubblico: una saga feroce e grandiosa di sangue e di passioni, accaduta davvero in un lontano passato. Questa storia in teoria la conoscono tutti, ma in realtà non la legge più nessuno, perché è stata scritta in una lingua incomprensibile e secondo il gusto di tanto tempo fa. Perciò lo scrittore decide di fare l'unica cosa sensata: riscriverla nella sua lingua, ma soprattutto nelle forme che il suo pubblico è in grado di capire e di amare. Anche per lui è un atto d'amore, quell'amore che ci induce ad appropriarci di qualcosa e riplasmarlo a nostra immagine; il che non esclude che lo scrittore, sotto sotto, conti anche sul grande successo mediatico che un'operazione così originale non potrà non riscuotere.
Abbiamo capito, diranno i nostri lettori: è Baricco con l'Iliade di Omero. Beh, non proprio. Stiamo parlando, naturalmente, di Benoit de Sainte-Maure, che verso il 1160, alla meravigliosa corte di Enrico Plantageneto e Eleonora d'Aquitania sulla Loira, decise che il suo pubblico si era nutrito abbastanza di pulp fiction, ovvero di canzoni di gesta, e che era ora di proporgli un nutrimento più sostanzioso riscrivendo la saga di Troia. Benoit non leggeva il greco omerico e si accontentò di attingere a tarde compilazioni latine, ma la materia, gli eroi e gli amori, erano comun-que quelli, e il successo era assicu-rato. Ne uscirono, non venti mono-loghi, ma i trentamila versi del
Roman de Troie, traboccanti di battaglie furibonde e di passioni tormentose, di scavo psicologico e di tragedia incombente; un esperimento straordinario di riappropriazione di un materiale reso apparentemente intoccabile dalla polvere dei secoli. Oggi Baricco ci riprova, e fa benissimo; soltanto non veniteci a dire che è un'operazione postmoderna.

Omero, Iliade di Alessandro Baricco

Questo volume nasce da un grande progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale (progetto che si compirà nel settembre 2004). Alessandro Baricco (forte della consulenza della traduttrice Maria Grazia Ciani) smonta e rimonta l'Iliade creando 24 monologhi + 1, corrispondenti ad…