Vivian Lamarque: Un dono alle donne? Buonumore e un davanzale di primule
16 Marzo 2007
Un po’ di auguri, ingenui, utopici, strampalati alle donne di tutte le età. Alle bambine auguro che il loro televisore per magia (visto che pagare un canone non basta), ogni volta che le vede sedute di fronte a lui, si comporti con rispetto per non offendere i loro limpidi occhi. Alle adolescenti auguro che qualcuno insegni ai loro compagni di scuola a difenderle (anziché aggredirle). Fossi un’insegnante affiderei a ciascuna ragazzina una sua personale guardia del corpo, un suo piccolo cavaliere. Alle giovani auguro un lavoro che possano amare almeno quanto un innamorato. A chi è i cerca di innamorati auguro di riconoscere i principi azzurri, anche se notoriamente travestiti da rospo, e di diffidare almeno un po’dei principi vestiti da principe. E di trovarli senza cercarli. Alle mamme auguro dei buoni figli, dei figli di cuore, dei figli educati (da loro!). A tutte prescrivo almeno un’ora al giorno di buon umore, a costo di alzare gli angoli della bocca in su con le dita, e un po’di ozio. Non dico tanto, un po’. A ciascuna regalo un davanzale di finestra fiorito di primule. Anche una mimosa, per tradizione, in vaso però, così sarà la nostra festa tutto l’anno. Un giorno è troppo poco. E leggetevi e cantatevi tutta la bella Ballata delle donne di Edoardo Sanguineti. Avrebbe fatto bene a mandare quella al Festival di Sanremo, invece dell’altra che gli hanno bocciato. Insomma, auguri a tutte, specialmente alle... donne-neonate e alla donne-bisnonne.