Michele Serra: Movida sulla Milano-Laghi

07 Agosto 2009
Dove si sposta la movida? Come cambia? Le leggi contro gli alcolici e i nuovi regolamenti urbani non bastano a imbrigliare l'energia e l'entusiasmo dei giovani nottambuli. Cacciati dai centri storici, trovano subito nuovi locali trendy attorno ai quali far rifiorire la socialità, nuove sostanze eccitanti da sperimentare, nuove mode da lanciare.

Milano
È il chiosco di angurie ‟da Gino”, lungo la suggestiva bretella che unisce Bollate a Tradate a Carugate a Lentate a Mozzate a Merate a Biandrate a Olgiate a Vimercate, il nuovo ritrovo per migliaia di ragazzi milanesi. Fino a poche settimane fa frequentato solo da camionisti e prostitute, famoso perché l'anguria è pessima e viene servita con le mani, ‟da Gino” è stato scelto come set dal rapper Morkia per il suo video ‟Un posto di merda”. Da lì il successo di massa, nonostante un evidente difetto: è lontano da zone abitate, e dunque le urla non riescono a svegliare in piena notte la gente che dorme. Ma i ragazzi non si sono persi d'animo: gridando a perdifiato dentro un lunghissimo tubo ottenuto arrotolando il guard-rail, riescono a fare arrivare le loro voci fino alla periferia di Milano, rompendo i coglioni almeno a un paio di isolati. Sempre di moda le vecchie lattine di birra, che però vanno ingoiate intere con la tecnica del cormorano. Tra le nuove bibite fa furore il Cinturato, un cocktail ottenuto fondendo i copertoni dei camion e miscelandoli con tequila e smalto per unghie. Si beve rovente, meglio nei pressi di un buon Pronto soccorso.

Milano-Laghi
L'autostrada come le ramblas: è qui la nuova movida. Migliaia di ragazzi si incamminano verso le dieci di sera al casello di Milano e arrivano alle sei di mattina al casello di Como, cantando, ballando, gridando, suonando i bonghi, fumando spinelli, tirando coca, bevendo birra, sparando in aria, friggendo uova, pattinando, gemendo, baciandosi e ascoltando in cuffia musica house. L'unica regola è che tutte queste cose vanno fatte contemporaneamente.

Cesenatico
È la famosa movida concentrica, già descritta da sociologi e psichiatri: al centro un tavolino con un calciatore tatuato e una velina che bevono un mojito. Intorno una prima cerchia di ragazzi che guardano il calciatore e la velina. Appena fuori una seconda cerchia di ragazzi che guardano quelli che guardano il calciatore e la velina. Più esternamente una terza cerchia che guarda i ragazzi che guardano quelli che guardano il calciatore e la velina, e così via, fino a un totale di 14 cerchi, nessuno dei quali sa esattamente che cosa sta guardando il cerchio più interno. La novità di quest'anno è che il calciatore tatuato e la velina al centro della movida sono di plastica, realizzati da una Ditta di richiami da caccia. E vengono spostati ogni mattina di 500 metri per spalmare la movida lungo tutto la costa: a settembre arriverà in Abruzzo.

Napoli
‟Tutti con il casco!” è la fortunata parola d'ordine dei due dee-jay dei Quartieri spagnoli, che hanno capito che per i ragazzi di Napoli l'unica vera trasgressione è rispettare le regole. Così ogni notte una grande folla di giovani si ritrova sul lungomare con il casco in testa, regolarmente allacciato. Lo spettacolo è impressionante, insolito per Napoli, ma anche per qualunque altra città del mondo: migliaia di ragazzi che vanno a piedi con il casco in testa davvero non si erano mai visti.

Ibiza
Nessun divieto, nessuna limitazione per la movida più famosa e più desiderata del mondo.
La regola, da sempre, è una sola: si beve ventiquattr'ore su ventiquattro qualsiasi cosa in qualsiasi posto con qualunque persona. Personaggio dell'estate una commessa di Rieti che è entrata ballando alle quattro del pomeriggio in una tintoria ed è riuscita a farsi servire un bicchiere di candeggina ghiacciata.

Breviario comico di Michele Serra

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