Nicola Gardini vince il Premio Viareggio-Repaci 2012

07 Settembre 2012

Nicola Gardini, con Le parole perdute di Amelia Lynd, ha vinto il Premio di narrativa Viareggio - Repaci 2012. La cerimonia di premiazione si è svolta a Viareggio nella serata di venerdì 7 settembre.
Gli altri premiati sono Antonella Anedda per la poesia e Franco Lo Piparo per la saggistica, mentre a Luciano Gallino è stato conferito il Premio Internazionale Viareggio.
Nicola Gardini, oltre a ringraziare la giuria del Premio e la città di Viareggio, ha voluto dedicare il premio a tutti i giovani lettori che sono alla ricerca di una loro strada nella vita.

Nicola Gardini, Le parole perdute di Amelia Lynd
Motivazione redatta da Francesca Dini

Nel suo romanzo Nicola Gardini dipinge un suggestivo ritratto della società italiana che comincia a smarrirsi alla vigilia di un decennio oscuro, gli anni Settanta, percorsi dalla violenza del terrorismo e dalla crisi economica e dunque destinati a lasciare un segno indelebile nella nostra storia come nella sensibilità dell’adolescente protagonista del romanzo, Chino. Il punto di vista molteplice e variegato scelto dall’autore è quello di un condominio, collocato a Milano, in via Icaro. Chino è il figlio della portinaia e percepisce la sua inferiorità sociale all’interno del microcosmo condominiale respirando però i sogni della mamma, che è certa di non voler essere portinaia per tutta la vita. La nuova inquilina Amelia Lynd, descritta da Chino come ‟un uccello nobile e variopinto” che arreca scompiglio nel pollaio-condominio governato dalle altre ‟galline” diventa lo strumento attraverso cui il ragazzo si avvicina alla cultura, alla meravigliosa arte delle parole e alla loro ricongiunzione col proprio significato.
Il libro è una metafora del volo, del desiderio di elevazione che non riesce, come nel mito di Icaro. Non riesce alle galline che non possono volare (le persone che abitano gli appartamenti di via Icaro, con le loro storie di ipocrisia, di egoismo e le ristrettezze di vedute); riuscirà forse a Chino che attraverso l’insegnamento di Amelia Lynd scopre l’amore e il potere seducente delle parole, che riportano in vita significati perduti e gli ideali.
Il romanzo di Gardini, mescolando gli ingredienti della commedia e della tragedia, è un invito per l’Italia di oggi a conoscere la propria lingua, a parlare volendo dire qualcosa, a ritrovare la corrispondenza tra le parole e il loro significato corrispondenza messa in crisi dalla cultura di massa. Una esortazione a ricercare con forza il nucleo di verità che, come insegna Leopardi, è nelle parole; un invito a credere che la cultura ci possa ancora salvare.

L'autore
Nicola Gardini insegna Letteratura italiana all’Università di Oxford. All’Università di Milano si è laureato in Lettere classiche, negli Stati Uniti ha ottenuto un Ph. D. in Letterature comparate. Ha pubblicati saggi di critica letteraria, alcune raccolte di poesia e i romanzi Così ti ricordi di me (Sironi 2003) e Lo sconosciuto (Sironi 2007). Di recente ha curato l’edizione delle Poesie di Ted Hughes nei Meridiani Mondadori.

 

Il libro
Il condominio di via Icaro è costantemente in fermento. Malelingue, gelosie, ripicche, piccole vendette, furiose litigate, vicini che non si parlano e vicini che si detestano cordialmente. Tutti osservano e giudicano tutti, silenziosamente consapevoli che l’unica cosa che li unisce è il ceto sociale: la piccola borghesia. Già, tutti tranne una donna, Elvira, la portinaia, anzi, la custode, come ama definirsi. Elvira media, raccoglie confessioni e turbamenti, dirime controversie e non perde occasione per candidarsi a qualche lavoretto extra. E intanto aspetta di raggranellare abbastanza soldi per comprarsi un vero appartamento, per diventare proprietaria come gli altri e dire addio così ai soprusi e allo sfruttamento. Alla faccia del marito, che quando lei gli giura che riuscirà a cambiare vita, alza le spalle e sorride.
È con gli occhi del figlio di Elvira, Chino, che si dispiega il mondo del condominio. Ed è sempre con i suoi occhi che conosciamo Amelia Lynd, l’ultima arrivata. Una donna anziana, magra, dalle movenze principesche e dalla parlata contaminata dall’inglese, sua lingua madre. I condomini la temono, Chino ne è affascinato, al punto che comincia a prendere lezioni da lei. Ostracizzata dal condominio, la ‟maestra” Lynd vive in una sorta di forzata clausura. Chino osserva e cresce nella distanza che separa questi suoi due mondi. E misura che passioni, che ambizioni, che esuberanza drammatica le due donne sono capaci di scatenare.


Le parole perdute di Amelia Lynd di Nicola Gardini

Il condominio di via Icaro è costantemente in fermento. Malelingue, gelosie, ripicche, piccole vendette, furiose litigate, vicini che non si parlano e vicini che si detestano cordialmente. Tutti osservano e giudicano tutti, silenziosamente consapevoli che l’unica cosa che li unisce è il ceto social…

La cattura

La cattura

di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia