"Sopravvivono solo quelli che riescono a credere di essere ciò che non sono". Addio a Rafael Chirbes, uno dei più stimati scrittori spagnoli.
Per ricordarlo una intervista registrata al Festivaletteratura di Mantova nel 2014, in cui Rafael spiega la sua concezione di letteratura, di umanità e di società.

Ne scrive  di Rosaspina Elisabetta del Corriere: "Se n'è andato quasi all'improvviso, a 66 anni, Rafael Chirbes, che critici e giornalisti definiscono per brevità, «lo scrittore della crisi spagnola». O «della degradazione politica e morale della società spagnola». Era molto di più, naturalmente. «Era lo scrittore delle ombre», ha trovato per «Le Monde» una formula originale e gentile Nathalie Zberro, la sua editrice di Parigi, dove Chirbes aveva vissuto un anno intero, nel 1969, fuggendo dalla Spagna franchista..." Leggi tutto l'articolo.

"Uno dei maggiori esponenti delle lettere spagnole". Paola Del Vecchio, "il Secolo XIX"

Rafael Chirbes

Rafael Chirbes

Rafael Chirbes (Tavernes de la Valldigna, Valencia, 1949 - Beniarbeig, 2015) ha iniziato a studiare all’età di otto anni alla scuola degli orfani dei ferrovieri. A sedici anni si è trasferito a Madrid dove ha studiato Storia moderna e contemporanea. Ha vissuto in Marocco, a Parigi, Barcellona, La Coruña, in Extremadura e, nel 2000, è tornato a Valencia. Oltre alla narrativa, si è dedicato alla critica letteraria e all’attività giornalistica scrivendo recensioni gastronomiche e racconti di viaggio. Considerato un gigante della narrativa spagnola, con Feltrinelli ha pubblicato Sulla sponda (2014), giudicato il miglior romanzo del 2013 dal “El País” e vincitore del Premio de la Crítica de narrativa castellana e del Premio Francisco Umbral, La bella scrittura (2016) e Paris-Austerlitz (2017).

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