Essere Catullo

20 Giugno 2016
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris?
nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Dall'Introduzione di Nicola Gardini a Carmina di Catullo

Ho deciso di tradurre Catullo perché pensavo che la sua poesia ci potesse aiutare. L’ho deciso non molto tempo fa. La crisi economica si stava accampando nelle nostre vite e nei nostri pensieri, con ubiqua perizia, perfida, invidiosa di qualunque sogno, e nei discorsi della gente cominciavo a notare il ricorrere di demoralizzanti considerazioni, un tono di pericolosa, vittimistica senescenza. Una crisi ancor più grave di quella raccontata dai giornali.

Catullo è un giovane (muore probabilmente a trent’anni); uno che oppone l’amicizia e l’amore alla politica, e alza la voce contro le meschinità e l’idiozia dei contemporanei; uno che ha ribrezzo dei parolai e si dà per missione il perfezionamento della lingua nazionale e la protezione delle cose belle... A queste semplici, generiche impressioni mi tenevo quando, insoddisfatto e insofferente, ho cominciato a misurare il mio italiano sul suo latino. Ora che il lavoro è finito mi sento di affermare che non avevo visto male. Forse avevo sbagliato per difetto. Catullo, finita la traduzione, mi appare ancora più importante di quanto già credessi; e, dunque, tanto più capace di offrirci una guida.

In che senso?... Sto dicendo che Catullo è attuale? Sì e no. Sto dicendo che, come Catullo è Catullo, così noi dobbiamo provare a essere noi stessi. L’attualità di un antico non si decide sulle somiglianze che i moderni pretendono di individuare tra sé e lui. L’attualità consiste nella compiutezza di un modo di essere e di pensare, per quanto diverso e distante si riveli, anzi proprio perché diverso e distante. L’attualità è il dispiegarsi di una laboriosa coscienza, di un pensiero continuo e meticoloso, che ragiona su sé e sugli altri. Un’identità forte, che studia l’oggi e lo contesta in rapporto a ideali e valori alternativi. Una critica. Quando affermiamo che un autore è attuale, pertanto, esprimiamo o dovremmo esprimere ammirazione per una sua certa volontà di stare al mondo, contro tutto e tutti, per un suo certo impegno a voler essere fatto così, fino in fondo; e a restare inconfondibile nel flusso della storia, anche dopo molti secoli. L’attualità, insomma, è un personaggio. Una psiche.

Carmina di Gaio Valerio Catullo

“Avanti, dammi mille baci, e cento / e mille ancora, e cento nuovamente / e mille ancora di continuo e cento / e quando avremo fatto più migliaia / per non sapere le confonderemo / o scampare al malocchio dei malvagi / se sanno quanti e quanti baci  sono.”   …