Gilles Kepel, il più importante islamologo francese, spiega la crisi di Kabul
La caduta di Kabul nelle mani dei Talebani è un evento epocale. “L’immagine dei marine americani con la bandiera sotto il braccio quando si imbarcano sull’ultimo elicottero trasmette un sentimento, per noi europei, che l’America non è più in grado di far paura a nessuno”.
Con una cronaca capace di raccontare la storia in tempo reale, Gilles Kepel, tra i più importanti studiosi occidentali del mondo arabo, illumina l’intreccio degli eventi di un’area tanto complessa quanto determinante per comprendere i grandi sconvolgimenti del nostro mondo contemporaneo.
I rapporti di forza tra le democrazie occidentali e i grandi regimi orientali, dalla Turchia alla Russia, fino alla Cina, si stanno trasformando.
Guardare a Occidente non basta più. Il nostro futuro geopolitico si decide fuori dai nostri confini, tra il Mediterraneo e il Medio Oriente.
Fra l’allontanamento progressivo degli Stati Uniti, la politica poco coordinata e conflittuale dell’Europa e le scosse dovute alle oscillazioni del prezzo del greggio, il Mediterraneo e il Medio Oriente stanno diventando una polveriera sempre più minacciosa.
Il ritorno del profeta di Gilles Kepel
Con la pandemia il mondo si è fermato, i flussi del commercio internazionale si sono interrotti e il prezzo del petrolio è sprofondato. Nel giro di pochi mesi, la mappa del Medio Oriente e del Nord Africa ne è uscita sconvolta, con profonde trasformazioni nel Mediterraneo ch…