"Fratellino": il libro che il Papa ha regalato ai vescovi italiani
È Fratellino di Amets Arzallus Antia e Ibrahima Balde il libro amato e consigliato da Papa Francesco. Già in occasione della 77esima assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana, Papa Francesco aveva regalato ai vescovi italiani una copia di Fratellino, edito Feltrinelli.
Il libro racconta la storia vera di un tredicenne originario della Guinea che si mette alla ricerca del fratello, partito con l'intenzione di raggiungere l'Europa e mai arrivatoci. La scelta del romanzo – che il pontefice ha affermato di aver trovato profondamente commovente – non fa che testimoniare l’interesse di Papa Francesco nei confronti della condizione dei migranti.
Fratellino è la storia di un viaggio che tutti pensano di conoscere e del quale in realtà non si sanno neanche immaginare gli orrori. Con una voce lucida ed essenziale, il poeta Amets Arzallus Antia racconta la vita di Ibrahima Balde e la sua sofferta decisione di lasciarsi tutto alle spalle per mettersi alla ricerca del fratello. Ibrahima infatti non è in grado di leggere né scrivere. Sa solo raccontare la propria storia, e sperare che qualcuno lo ascolti: «Non ho avuto il tempo di imparare a scrivere. Se mi dici Aminata, so che inizia con la A, se mi dici Mamadou, penso che inizi con la M. Però non chiedermi di costruire una frase intera, perché appena comincio mi ingarbuglio», ha dichiarato.
La vita di Ibrahima Balde è fin da subito segnata dalla necessità di spostarsi: rimasto orfano di padre in tenera età, è costretto per due volte a emigrare da un Paese all’altro all’interno del continente africano, eppure la scelta (obbligata) di partire una terza volta, diretto verso l’Europa, è dettata da un sentimento ancora più forte del bisogno: il richiamo del sangue, il senso di responsabilità verso quel fratello minore di cui si sono perse le tracce.
Fratellino è un libro crudo e drammatico che non risparmia al lettore la verità della condizione delle migliaia di migranti che ogni anno tentano lo stesso viaggio di Ibrahima: la povertà estrema, la traversata del deserto, le torture, i pericoli del viaggio in mare.
L'idea di regalare proprio questo romanzo ai vescovi italiani per spingerli ad approfondire l’argomento all’insegna di una maggiore empatia e consapevolezza, è nata nel Papa dopo l'incontro in Vaticano del 21 marzo scorso con una delegazione di Mediterranea Saving Humans, ONG attiva in missioni umanitarie di mare e di terra.
Fratellino di Amets Arzallus Antia, Ibrahima Balde
È alla ricerca del fratello piccolo, partito con l’intenzione di raggiungere l’Europa e mai arrivato, che Ibrahima Balde lascia la Guinea e il lavoro di camionista, per intraprendere un viaggio che non voleva fare, ma che è comune a migliaia di africani. Questo romanz…