Descrizione
“I turisti sono sempre gli altri”
Il turismo è l’industria più importante di questo secolo, perché muove persone e capitali, impone infrastrutture, sconvolge e ridisegna l’architettura e la topografia delle città. Perché guardiamo con sufficienza chi si scatta un selfie davanti alla Torre di Pisa, attribuendogli lo stereotipo del turista? Siamo poi così diversi da quel turista quando andiamo in vacanza a Parigi, a New York o a Tokyo, sentendoci dei viaggiatori mentre ci affanniamo a visitare tutti i monumenti “imperdibili”?
Per rispondere, d’Eramo ripercorre le origini del fenomeno turistico, ne segue l’evoluzione fino ai giorni nostri. In fondo, quello del turismo è il problema della modernità: in ogni momento della nostra vita siamo alla ricerca di un’autenticità che la nostra stessa ricerca rende irraggiungibile, inautentica. Con un percorso che si sviluppa su tutto il mappamondo, d’Eramo smaschera la dialettica del nostro tempo e getta luce sul significato del turismo nella nostra esistenza sociale.
“È il turismo di massa, è il museo diffuso, è la mandria che si rinfresca nuda alla fontana. È la vita in coda, è il nostro autoscatto.” la Repubblica
Recensioni d'autore
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Marco d'Eramo ha spiegato come oggi il turismo sia diventato più importante dello sport e della pubblicità.
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Per capire - dopo un lungo e dotto viaggio - tra economia, filosofia, antropologia, etnologia - che il capitalismo maturo ha bisogno di occupare tutto lo spazio vitale dell'individuo.
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Da questo libro inchiesta emerge anche il ruolo non proprio esaltante dell'Unesco che, attribuendo "certificati di garanzia" di autenticità, finisce per incoraggiare un'industria del turismo che sfrutta «il valore di mercato dell'autentico», chiudendo gli occhi sull'impatto e sulle conseguenze.
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Una gita scolastica ad Auschwitz somiglia a una spensierata gita in qualunque altro luogo del mondo. Sempre più il turismo sembra fatto per consumare fotograficamente e per nascondere, far dimenticare la realtà del mondo. Ne parlò Enzensberger all'inizio degli anni Sessanta e ora ne parla Marco d'Eramo.
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Le città tramontano lentamente, i visitatori allontanano i lavoratori, e i residenti finiscono per abbandonare il centro della città e renderlo così un gigantesco museo a cielo aperto. Piccole località sulla costa, borghi medievali, quartieri mitici diventano irriconoscibili, si ridisegnano, si ripensano per accogliere il turista...
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Sapete qual è l'industria più importante del nostro tempo, più ancora della pubblicità? Quella del turismo, che genera fatturati e cifre da capogiro, che incide sensibilmente sul Pil (Spagna 15%, Italia 10%), che alimenta l'industria del souvenir e delle guide, l'edilizia, i trasporti, etc. A tale industria, alla sua composizione materiale e alle alle sue mitologie, Marco d'Eramo ha dedicato il fondamentale Selfie del mondo.
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D'Eramo ripercorre le origini del fenomeno turistico, osservandone l'evoluzione fino ai giorni nostri. La nascita dell'età del turismo rivive attraverso le voci dei primi grandi globetrotter, a partire da Francis Bacon, passando per Samuel Johnson, fino a Gobineau e Mark Twain e arriva all'industria turistica, un sistema globale nel quale i turisti costituiscono il mercato e le città, da Firenze a Pechino o Las Vegas fino naturalmente a Venezia, entrano in competizione per conquistarsene una fetta.
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Marco d'Eramo, fisico, sociologo e giornalista, ha nel Dna una avversione particolare verso gli integralisti del turismo, quelli cioè che condannano l'uomo con il cappellino di paglia e la macchina fotografica in petto, insomma quelli che vedono nel turismo quasi il male assoluto di questi tempi.
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Passione selfie, non c'è vacanza senza un autoscatto. Parte da qui l'indagine di Marco d'Eramo...
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La più grande industria del pianeta, valore 7600 miliardi di dollari nel 2014, il 10% del Pil mondiale. È il turismo di massa, è il museo diffuso, è la mandria che si rinfresca nuda alla fontana. È la vita in coda, è il nostro autoscatto.
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Il viaggio appassionante di Marco D'Eramo intorno al mondo (del turismo) è quello di un viaggiatore, non di un turista: esplora, confronta, indaga, fotografa e racconta, riconoscendo che il turismo ha modificato il volto dell'uomo, capovolto la fisionomia dei luoghi, stravolto il senso del tempo.
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Accumula dati, interpretazioni e testimonianze sorprendenti e spiazzanti, mettendo in crisi certezze che diamo per acquisite: la distinzione tra valori materiali e valori immateriali, tra merce e feticcio, tra modernità e postmodernità.
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L'industria più importante e ricca di oggi? Il turismo. Muove persone e soldi, ridisegna il pianeta, creando o a volte distruggendo lavoro. Spesso costringe gli abitanti di città o villaggi a fare da scenario a quel che i turisti si aspettano di trovare. E impone la sua agenda a milioni di persone.
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Indagine sul fenomeno economico e sociale del turismo, che coinvolge tutti, muove capitali, ridisegna l'architettura delle città e la nostra esistenza nella società.
Conosci l’autore
Marco d'Eramo
Marco d’Eramo è nato a Roma nel 1947. Laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” e “Mondoperaio”, e collabora con “il manifesto”. Tra le sue pubblicazioni: Gli ordini del caos (manifestolibri, 1991), Via dal vento. Viaggio nel profondo sud degli Stati Uniti (manifestolibri, 2004), Moderato sarà lei (con Marco Bascetta, manifestolibri, 2008) e, con Feltrinelli, Il maiale e il grattacielo (1995), Lo sciamano in elicottero. Per una storia del presente (1999), Il selfie del mondo. Indagine sull’era del turismo (2017), Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi (2020).
Extra
Dettagli
- Marchio:
- FELTRINELLI
- Data d’uscita:
- Giugno, 2019
- Collana:
- Universale Economica Saggi Rossi
- Pagine:
- 288
- Prezzo:
- 12,00€
- ISBN:
- 9788807892547
- Genere:
- Tascabili