Premio Bagutta, in duecento al gala letterario

02 Dicembre 2002

Porta il nome di una storica trattoria di Milano, il "Bagutta", proprio come il "Goncourt" porta il nome di un famoso bistrot parigino. E ieri sera, seduti al tavolo come dal 1927, gli amici del più longevo premio letterario italiano (erano più di duecento) hanno festeggiato i tre vincitori dell'edizione 2002: Michele Mari per la narrativa con Tutto il ferro della Torre Eiffel (Einaudi), Edoardo Sanguineti per la poesia con Il gatto lupesco (Feltrinelli) e per la saggistica Eva Cantarella con Itaca (Feltrinelli). Dopo un trentennio, dunque, torna a vincere il premio anche la casa editrice milanese, con una Inge Feltrinelli raggiante. Un riconoscimento per l'opera prima è andato a Giuseppe Curonici con L'interruzione del Parsifal dopo il primo atto (Interlinea), che ha esordito nella narrativa a 67 anni.
"Il mio è un libro che parla molto di luoghi letterari - dice il vincitore Michele Mari - ed è toccante che venga premiato in un luogo simbolico come questo".
L'organizzatore del premio, Guido Vergani, ha regalato una copia di Eccetera , ultima fatica (uscita postuma) dello scomparso presidente del premio, Emilio Tadini, ai presenti. Tra i quali figuravano Gae Aulenti, Carlo Scognamiglio, Giuseppe Pontiggia, Francesco Micheli, Krizia, l'antiquario Carlo Orsi con Noris Morano, Carlo e Antonella Camerana, Massimo Vitta Zelman, Beppe Modenese e i neo giurati del premio Isabella Bossi Fedrigotti, Maurizio Cheli, Andrea Kerbaker ed Elena Pontiggia.
I vincitori si sono divisi i 25 mila euro del premio. All'opera prima vanno 5 mila euro stanziati da Gioia Marchi Falck.
Aperto nel '24 dalla famiglia Pepori, il premio nacque alla trattoria Bagutta perché i letterati che si trovavano lì erano soliti far pagare all'ultimo arrivato una "multa". Nel '26, Orio Vergani decise di "destinare il gruzzolo ricavato a favore dell'autore del libro che ci piace di più". Nacque allora il premio e, con esso, le sfide. Nel ’34 Vergani e Bacchelli si "scontrarono" per stabilire il vincitore tra Carlo Emilio Gadda e Aldo Palazzeschi. All'inizio degli anni Sessanta i "giovani" scelsero Ottiero Ottieri per La linea gotica . Quindi i riconoscimenti a Tommaso Landolfi, Anna Banti, Mario Soldati, Sandro Penna, Carlo Cassola, Mario Rigoni Stern, Vittorio Sereni.

Il gatto lupesco di Edoardo Sanguineti

Una raccolta di raccolte, un vero e proprio contenitore di vent'anni di fittissima attività poetica. Poesie cartolina, resoconti dei viaggi più diversi, poesie travestimento, da Catullo a Pascoli, poesie gioco dove l'esperienza di vita, personale e individuale, si intreccia con l'interpretazione d…