Francesco La Licata: come in un film di totò
09 Gennaio 2003
A leggere le cronache dell'evasione, per nulla irresistibile, del
serialkiller genovese Maurizio Minghella, l'ex pugile dilettante con la passione
per donne e balere, vengono in mente i film di Totò, quelle storie di un'Italia
ancora scalcagnata che sorrideva guardando, appunto, Guardie e ladri. Sembra
incredibile, nell'era del braccialetto elettronico, dei telefonini che
funzionano come perenni microspie, dei microchip capaci di rivelare - attraverso
i satelliti - l'esatta posizione e i movimenti di chiunque sia stato
adeguatamente "infiltrato", sembra davvero incredibile che si riesca
ad evadere semplicemente chiedendo di poter andare in gabinetto. Ma così è
andata e due agenti di custodia hanno concesso una maliziosa pipì senza neppure
dare uno sguardo all'interno del bagno, giusto per sincerarsi che non vi fosse
via di fuga alternativa alla porta principale. Cose da matti. Eppure c'è poco
da ridere: qui non siamo in un film di Totò. Il signor Minghella, a dare
ascolto alle dichiarazioni preoccupate del procuratore Maddalena, era un
pericolo ambulante. Aveva già dell'incredibile che gli fosse stata concessa la
semilibertà, dopo una condanna all'ergastolo per l'uccisione di quattro donne.
Clemenza mal riposta, visto che avevano dovuto riaccusarlo di altri omicidi
commessi presumibilmente tra l'uscita e il rientro in cella. All'ultimo processo
non si era presentato, dimostrando una sorta di disinteresse che tradisce scarsa
propensione al ravvedimento. Eppure non era considerato detenuto "ad alta
sicurezza". Non può essere di grande consolazione il fatto che lo abbiano
ripreso dopo poche ore. Se così non fosse stato saremmo ora alle prese con le
difficoltà di dover proteggere, oltre alle possibili nuove vittime, quanti
avevano testimoniato contro di lui, a cominciare dalla compagna.
Francesco La Licata
Francesco La Licata ha cominciato nel 1970 lavorando in cronaca per ‟L’Ora di Palermo” e poi occupandosi delle più importanti vicende siciliane: la scomparsa di Mauro De Mauro, l’assassinio del …