Biancheri vince il Grinzane Cavour Narrativa italiana
18 Gennaio 2003
Il ritorno a Stomersee di Boris Biancheri vince il Premio Grinzane Cavour sezione narrativa italiana assegnato dalla giuria dei letterati; il
Supervincitore, scelto all'interno della terna dei vincitori dalla giuria
dei giovani composta di studenti italiani e da studenti di italiano
all'estero, verrà designato il 21 giugno nel corso della cerimonia di
premiazione al castello di Grinzane Cavour.
La motivazione
Il ritorno a Stomersee di Boris Bianchei è composto, come recita il sottotitolo Tre racconti consolari, appunto da tre racconti di cui il primo dà il titolo al libro. Il secondo si intitola Banale errore e il terzo Le pietre di Panayotis.
Il tema del libro, con i rispettivi tre svolgimenti narrativi, e quello dello smarrimento, dell¹involontaria perdita di identità, della dimissione dalla propria condizione e collocazione sociale e dello spostamento o regressione in una diversa dimensione o in una definitiva dissoluzione. Sono insomma, i personaggi principali dei tre racconti dei pirandelliani Adriano Meis che non possono più riprendere la loro precedente identità di Mattia Pascal. Una puntuale metafora dunque del nostro mondo attuale, in cui ciascuno in ogni momento per un fortuito caso può perdersi, scivolare in altre dimensioni.
Il primo racconto si svolge in Lettonia tra la città di Riga e il castello di Stomersee, dove la vecchia signora Sartoris ritorna dopo tantissimi anni, dopo il ritiro da quei luoghi dei bolscevichi. La memoria risuscitata dalla vista del castello di Stomersee, sconvolgerà la mente della signora, la spingerà ad allontanarsi dai suoi famigliari per andare a morire in una sperduta stazioncina ferroviaria.
In Giappone avviene invece lo smarrimento del protagonista del secondo racconto, il biologo marino prof. Sabato Bloff. Un errore lo porta in treno nella direzione opposta a quella in cui doveva recarsi. Un acuto male alla schiena lo immobilizza. Viene soccorso e assistito da una enigmatica giovane fotografa. La quale poi lo abbandonerà al suo destino di anonimia e di squallida marginalità.
Il terzo racconto è ambientato nella piccola isola greca di Youra, abitata soltanto dal monaco Yannis, fuggito dalla comunità del monte Athos e dalla famiglia di un pastore. Il prete Yannis, in quel deserto di solitudine e di violenza, finirà ucciso, lapidato da uno dei due figli del pastore, Panayotis.
Una limpida scrittura comunicativa quella di Biancheri, priva di alterazioni espressive o di scarti verso forme straniere o gergali.
La motivazione
Il ritorno a Stomersee di Boris Bianchei è composto, come recita il sottotitolo Tre racconti consolari, appunto da tre racconti di cui il primo dà il titolo al libro. Il secondo si intitola Banale errore e il terzo Le pietre di Panayotis.
Il tema del libro, con i rispettivi tre svolgimenti narrativi, e quello dello smarrimento, dell¹involontaria perdita di identità, della dimissione dalla propria condizione e collocazione sociale e dello spostamento o regressione in una diversa dimensione o in una definitiva dissoluzione. Sono insomma, i personaggi principali dei tre racconti dei pirandelliani Adriano Meis che non possono più riprendere la loro precedente identità di Mattia Pascal. Una puntuale metafora dunque del nostro mondo attuale, in cui ciascuno in ogni momento per un fortuito caso può perdersi, scivolare in altre dimensioni.
Il primo racconto si svolge in Lettonia tra la città di Riga e il castello di Stomersee, dove la vecchia signora Sartoris ritorna dopo tantissimi anni, dopo il ritiro da quei luoghi dei bolscevichi. La memoria risuscitata dalla vista del castello di Stomersee, sconvolgerà la mente della signora, la spingerà ad allontanarsi dai suoi famigliari per andare a morire in una sperduta stazioncina ferroviaria.
In Giappone avviene invece lo smarrimento del protagonista del secondo racconto, il biologo marino prof. Sabato Bloff. Un errore lo porta in treno nella direzione opposta a quella in cui doveva recarsi. Un acuto male alla schiena lo immobilizza. Viene soccorso e assistito da una enigmatica giovane fotografa. La quale poi lo abbandonerà al suo destino di anonimia e di squallida marginalità.
Il terzo racconto è ambientato nella piccola isola greca di Youra, abitata soltanto dal monaco Yannis, fuggito dalla comunità del monte Athos e dalla famiglia di un pastore. Il prete Yannis, in quel deserto di solitudine e di violenza, finirà ucciso, lapidato da uno dei due figli del pastore, Panayotis.
Una limpida scrittura comunicativa quella di Biancheri, priva di alterazioni espressive o di scarti verso forme straniere o gergali.
Il ritorno a Stomersee di Boris Biancheri
Nel primo racconto, che dà il titolo alla raccolta, il console d’Italia a Riga, in una bella sera di settembre, esce dall’ufficio e si incammina verso l’Hotel Latvija dove conoscerà la signora Sartorius, quasi centenaria, e la sua famiglia, tornati per visitare la loro proprietà…