Michele Serra: I due onorevoli e il bidone di Lugano

12 Maggio 2003
Cominciamo da questo sublime dettaglio: l´avvocato Carlo Taormina, principe del garantismo tombale e sostenitore entusiasta (tra le altre) della legge ammazza-rogatorie, che protesta contro gli svizzeri perché ostacolano le indagini e aggiunge, con travolgente umorismo: "Ci vorrebbe una rogatoria". Da sbellicarsi. E i due poveri parlamentari Nan e Kessler, destra e sinistra, ruoli da don Camillo e Peppone ma sceneggiatura da Franco e Ciccio, spediti a rovistare a quattro mani (due destre, due sinistre) in certi fantasmatici scatoloni luganesi e sgridati dalla polizia cantonale perché non si fa così, tampoco dopo che il Parlamento italiano ha solennemente legiferato contro l´eccessiva disinvoltura dei carteggi giudiziari tra Svizzera e Italia.
E una commissione parlamentare che mette in piedi questo picaresco blitz prealpino su inappellabile dettato di tale Igor Marini, pregiudicato per reati economici, tipicissimo generone del sottobosco affaristico-televisivo, precipitato dal jet-set subito dopo il decollo, apice esistenziale avere sposato l´ex conduttrice di "Discoring", nomea di faccendiere (la professione che fa da tramite tra old e new economy, e tra prima e seconda Repubblica), di quelli che sanno le cose perché le hanno orecchiate durante l´happy-hour a Ibiza, e nessuno, a Roma, che si sia chiesto se fosse davvero utile e opportuno staccare il biglietto per Lugano per andare a verificare se effettivamente esistono, in Svizzera, i conti Mortadella, Cicogna e Ranocchio.
E le rotative dei giornali di destra arroventate dall´entusiasmo, regolarmente garantisti quando c´è di mezzo il padrone ma regolarmente forcaioli quando sentono odore di sinistra.
Se è questa cosa qui, la Commissione Parlamentare sull´affaire Telekom Serbia (rivelato, tanto per fare memoria, da questo giornale), come si fa a non rinverdire i peggiori sospetti, e cioè che (con la gemellata Mitrokhin) sia un´arma molto impropria per controbilanciare la famosa faziosità delle famose toghe rosse con un po´ di onorevole polverone "eletto dal popolo"? E anche ammesso che il rovesciamento di potere politico abbia come inevitabile e perfino sana conseguenza qualche disinvolto contrappeso di sottopotere (poiché giudici, intellettuali e comici sono tutti comunisti, fatti in casa il tuo inquirente, così come ti sei fatto in casa il tuo intellettuale e il tuo comico) come si fa, quell´arma impropria, a usarla così goffamente, come una clava da avanspettacolo, di quelle che fanno bonk per compiacere i pubblici di grana grossa?
Dice il presidente della Commissione Trantino, uno che ha fama e faccia di persona civile, che ha dato il via alla missione svizzera degli sfortunati Nan e Kessler perché, essendo garantista, voleva prima di tutto tutelare dalla diffamazione i signori Mortadella, Cicogna e Ranocchio. Non è un cattivo argomento, soprattutto perché rovescia l´arrogante presunzione di impunità che spinge il previtismo di lotta e di governo a boicottare sistematicamente ogni ordine e grado di indagine e di giudizio: le indagini, da che mondo è mondo, possono servire a incastrare i colpevoli quanto a scagionare gli innocenti, e siamo sicuri che per primi Mortadella, Cicogna e Ranocchio vogliono che la commissione indaghi. Ma la credibilità dei testi, tanto invocata, non a torto, nel caso di pentiti e tagliagole di tutte le risme nei processi per mafia, finisce, se non accertata, per travolgere la credibilità degli inquirenti, se una Commissione parlamentare dà l´impressione di essere ostaggio del primo bavardeur di passaggio.
Brutto clima e brutto episodio. Che lascia presagire di quanta disivoltura inquisitoria sia capace, questa destra anti-giustizialista, quando di mezzo non ci siano gli interessi della propria parte. Si dice che il centrodestra abbia un grave deficit di classe dirigente. A giudicare dal teste Igor Marini, ha anche un grave deficit di classe diretta. Ne trovino uno più autorevole, e l´avvocato Taormina, Perry Mason che diventa Torquemada, potrà finalmente pretendere dagli svizzeri la sua brava rogatoria.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …