È morto Norman Lewis, lo scrittore avventuriero

24 Luglio 2003
«Entrare e uscire da una stanza senza che nessuno se ne accorga»: era probabilmente questo il tratto stilistico peculiare di Norman Lewis. Di certo, l’autore di libri di viaggio che Graham Greene considerava «uno dei migliori scrittori, non di una particolare decade, ma dell’intero secolo» non era uno di quelli che riempiono le pagine di suggestioni emotive e baluginanti impressioni personali. Incontrò Hemingway a Cuba davanti a un bicchiere, ecco tutto ciò che ne scrisse: «Non mi ha detto niente, ma mi ha insegnato più di quanto volessi sapere». Nel contempo, i suoi libri sono molto più che «obbiettive» descrizioni di paesaggi e regioni dal sapore esotico. Quel che interessava a Lewis - morto il 22 luglio 2003 a 95 anni nella sua casa di Saffron Walden, nell’Essex - era la gente: che si trovasse in Cambogia, in Laos, in India, in Brasile o a Napoli, ogni persona entrata in contatto con lui diveniva speciale, capace di rivelare mondi. […]

Norman Lewis

Norman Lewis è stato definito da Graham Greene uno dei migliori scrittori del secolo.