Gianfranco Bettin: La civiltà degli ipocriti

10 Dicembre 2003
Bingo Bossi e gli Alpini. "Ora andremo a leggere i nomi dei soldati sardi che riposano nel grande sacrario di Asiago. Li leggeremo a uno a uno: e sono centinaia... Li leggeremo col groppo in gola, e chiederemo loro scusa per quel ministro...". Il ministro è Umberto Bossi, e questo è il commento alla sua proposta di bandire dal Corpo degli Alpini chi non sia "padano doc", di Bepi De Marzi, una delle figure maggiori della grande famiglia degli Alpini italiani (apparso sul Gazzettino dello scorso 6 dicembre). Dopo la becera uscita sui "Bingo Bongo" il Ministro nientepopodimenoche delle Riforme Istituzionali si era cimentato nella nuova proposta (limitare il bacino di arruolamento degli alpini a Lombardia, Piemonte e Veneto), dall'evidente impostazione secessionista e latamente xenofoba (con la fobia estesa alle altre parti d'Italia, appunto). "Ora arriva questo Bingo Bossi Bongo, ministro della Repubblica Italiana, che insulta la storia...", replica De Marzi, e annuncia: "Saliremo ad Asiago, domani (cioè domenica 7 dicembre, ndr), e con Mario Rigoni Stern andremo a chiedere scusa al cielo, al vento e alle montagne che in questi giorni hanno già cercato la tenerezza della neve". Bepi De Marzi e Mario Rigoni Stern, due delle figure più degne di questo Nordest, contro la volgarità e la rozzezza di gente che di questa regione propone spesso il volto più becero e incivile. Ma anche contro la prevalente ipocrisia che finge di non vedere questa volgarità, e anzi se ne giova. Per certi aspetti, il Nordest è un perfetto modello di "civiltà dell'ipocrisia".

Un modello in tensione. Un modello oggi scosso dalle tempeste della globalizzazione (il remissiamento che vien da fora, come scrive Andrea Zanzotto, ma che è anche prodotto da dentro, visto che il Nordest è un formidabile produttore di globalizzazione, con i propri brand e soprattutto per la propria presenza materiale, produttiva e commerciale, sul mercato mondiale delle merci e del lavoro). Su questa fase travagliata, ma non senza nuove opportunità, del sistema locale, e dei suoi capisaldi (la famiglia, il paese, il distretto), ha scritto cose intelligenti Aldo Bonomi sul supplemento economico del "Corriere della Sera" di lunedì scorso, dipingendo un Nordest che, ancorché irrequieto e percorso da tensioni non sempre controllate, si avvia a superare la sua forma pulviscolare per imboccare la strada del medio capitalismo. Su questo punto, tuttavia, la discussione è ancora molto aperta. Si spera si apra anche sul livello di decenza e di (vera) civiltà - o quel che ne resta - che lo caratterizza.

[…]

Gianfranco Bettin

Gianfranco Bettin è autore di diversi romanzi e saggi. Con Feltrinelli ha pubblicato, tra gli altri, Sarajevo, Maybe (1994), L’erede. Pietro Maso, una storia dal vero (1992; 2007), Nemmeno il destino (1997; 2004, da cui è …