Libano. Sotto colpi di mortaio e missili, gli ultimi civili lasciano le zone di confine e cercano di fuggire verso nord. L'Unifil: "Questa è pulizia etnica".
Ricevo decine di lettere spam di natura erotica, che si rivolgono a uomini della mia età: come potenziare la vita sessuale ingrandendosi il pene o ingerendo droghe. Da questo deduco di far parte di un target e che la cosa non è proprio casuale.
Dopo Calciopoli e Savoiopoli, quali altri scandali incombono sull'Italia? Lo abbiamo chiesto ai principali istituti di monitoraggio, i quali ci hanno risposto solo in cambio di un pingue fuoribusta e dell'invio di un torpedone di bagasce.
Secondo uno studio dell’Oxford Dictionary, il vocabolo più usato nell’inglese moderno (dunque il vocabolo più usato al mondo) sarebbe time, tempo, a conferma dell’importanza quasi ossessiva che il tempo ha assunto nel linguaggio ordinario.
Disse acutamente Beppe Grillo, qualche secolo fa, che il razzismo sarà finito quando potremo dire che ci sono neri stronzi come i bianchi. Siamo, ahimé, ancora molto lontani da quel fortunato giorno
La somministrazione controllata dell’eroina è un successo in Svizzera, dove il numero dei tossicodipendenti è calato dell’82%. Ma in Italia il dibattito è reso impossibile da prese di posizione ideologiche in entrambi gli schieramenti.
Vince l’uomo che non doveva esserci. Decide il portiere che, in tutta la Germania, un solo uomo voleva tra i pali. Poiché quell’uomo è l’allenatore, in porta, quando conta, c’è Jens Lehmann. Uno che ha due specialità: prende gol evitabili e para rigori.
E adesso è proprio nostra fino alla fine, per gli ultimi 180 minuti, nel bene e nel male, in ricchezza e povertà, in fortuna e in malasorte, questa Nazionale che sembrava aliena e che corre spedita verso il dream match: Italia-Germania.
I mondiali di calcio in Germania vanno avanti, ma sono già molti i protagonisti che ci mancano: Poll che ammonisce 3 volte un giocatore, Pantsil con la bandiera israeliana, Owen con il suo dolore
In Spagna il non euclideo Zapatero ha lasciato l’Iraq, ma ha mantenuto truppe in Afghanistan, dove la Nato si batte per pacificare il Paese. La sinistra radicale italiana, euclidea, chiede invece il ‟tutti a casa” anche da Kabul.
All’annuncio che a Edimburgo era stato clonato il primo mammifero, una pecora chiamata Dolly, come una cantante country, il mondo fu scosso. Morì di cancro a sei anni, ma ebbe dei cuccioli. Ian Wilmut ricorda quella scoperta e quella rivoluzione.
Grazie alle grandi mobilitazioni, in Italia e altrove, e alla trattativa di Nicola Calipari, io sono libera. Il nostro impegno si deve ora concentrare sulla liberazione dell'Iraq. Un primo passo sarà il ritiro delle truppe italiane.
Nella cattedrale scalcinata del calcio professionistico italiano, entriamo per l’appuntamento con l’Ucraina come fidanzati ancora incerti se sposare infine questa scostante Nazionale o scappare invece a gambe levate.
Le dichiarazioni di voto contrarie alla permanenza dell’Italia in Afghanistan di alcuni esponenti del centrosinistra hanno, paradossalmente, l’effetto di rafforzare chi in guerra ci ha portato davvero e senza alcun motivo.
Il conflitto d’interessi di Galliani, l’autoassoluzione di Berlusconi, l’intervento del Csm e dell’Antitrust. Un colloquio con il commissario della Federazione Guido Rossi dopo i deferimenti.
La Corte suprema dà torto a Bush. Le commissioni speciali istituite per i detenuti di Guantanamo violano sia la legge americana che le Convenzioni di Ginevra, e nel crearle il presidente è andato oltre i suoi poteri.
Eccoci qua, noi infami immeritevoli, nel G8 del calcio mondiale, tra le Otto Grandi del football senza gioco, senza valore, senza bellezza, senza sportività, come tutti i commentatori sportivi della Galassia ci ricordano.
Nel messaggio di commemorazione di Al Zarkawi, Osama Bin Laden riafferma la sua preminenza gerarchica su ‟Al Qaeda nella terra dei due fiumi” e ne approva i massacri indiscriminati.
Su Mantegna di Giovanni Agosti ha vinto "Premio Viareggio-Repaci", giunto quest’anno alla LXXVII edizione, nella sezione ‟saggistica”. Uno speciale con galleria fotografica.
Perché il Congresso mondiale dell'industria diamantifera teme tanto Leonardo DiCaprio? Perché il suo prossimo film, The Blood Diamone, parlerà dei diamanti insanguinati che finanziano le guerre in Africa.