Michele Serra: L'amaca di martedì 4 luglio 2006
04 Luglio 2006
Inutile mentire: il pacchetto di liberalizzazioni proposto dal ministro Bersani ha un solo, vero scopo politico, che è fare uscire di senno per la rabbia l’economista Renato Brunetta. Lo scopo è stato ottenuto. Il Brunetta, che in cinque anni di governo non è riuscito a liberalizzare neanche il mercato dei temperamatite, oggi è costretto a leggere sui giornali che il diessino Bersani è molto più liberale di lui. È come dire a Pamela Anderson che ha poco seno, e soprattutto che ne ha meno della sua rivale in amore: la crisi isterica è del tutto inevitabile.
Difatti l’economista Brunetta, sadicamente intervistato ieri da questo giornale, definisce il decreto Bersani "demagogico", "degno dell’Unione Sovietica", "classista", "umiliante". Noi sì dice Brunetta che abbiamo riformato l’economia "avviando le grandi opere". Il nesso tra le liberalizzazioni e le grandi opere non è chiarissimo. Anche se lo fosse, ci sarebbe da far presente a Renato Brunetta che la sola grande opera davvero avviata, sotto Berlusconi, è il suo mausoleo funerario ad Arcore. Una prece per Brunetta, che tra moltissimi anni, nelle città italiane, avrà intitolato a suo nome un breve e oscuro vicoletto che sfocia in una gigantesca piazza illuminata a giorno: piazzale Bersani.
Difatti l’economista Brunetta, sadicamente intervistato ieri da questo giornale, definisce il decreto Bersani "demagogico", "degno dell’Unione Sovietica", "classista", "umiliante". Noi sì dice Brunetta che abbiamo riformato l’economia "avviando le grandi opere". Il nesso tra le liberalizzazioni e le grandi opere non è chiarissimo. Anche se lo fosse, ci sarebbe da far presente a Renato Brunetta che la sola grande opera davvero avviata, sotto Berlusconi, è il suo mausoleo funerario ad Arcore. Una prece per Brunetta, che tra moltissimi anni, nelle città italiane, avrà intitolato a suo nome un breve e oscuro vicoletto che sfocia in una gigantesca piazza illuminata a giorno: piazzale Bersani.
Tutti i santi giorni di Michele Serra
Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…