Giorgio Bocca: Il nuovo regime della società del profitto

02 Luglio 2004
Che cosa è un regime? È una società in cui il potere politico-economico è talmente forte che può disporre delle censure spontanee dei sudditi, di quanti sanno, sentono di farne comunque parte, di esserne comunque condizionati e corrotti.
Il regime è la società dei misteri, incredibili ma inviolabili che tutti accettano, come la morte di John Kennedy, come l'assassinio di Osvald, come la guerra di Bush all'Iraq. Ma anche dei piccoli misteri nostrani su cui politici e informatori passano come pesci volanti.
Uno di questi è quello dei quattro sequestrati dai ribelli iracheni. Piccola storia, ma simile a quelle del Cermis e di Ustica. Noi italiani l'abbiamo nascosta sotto un mare di bandiere e di retorica patriottica; l'industria americana che fa grandi profitti sulla ricostruzione dell'Iraq sotto il silenzio.
Non abbiamo saputo per chi lavorassero, a che prezzo, perché fossero sulla via del ritorno a casa, via Giordania, se per risparmiare o per fuggire. Piccolo segno, piccola rivelazione di un'operazione gigantesca che ha visto la grande industria vicina a Bush premeditare prima dell'attacco ed eseguire dopo, il grande bottino di una ricostruzione pagata non dall'Iraq ma dai cittadini americani.
E così in Italia si fa finta di non capire che il progetto delle grandi opere è una miniera d'oro per i signori del cemento armato. Il disastro che sta avvenendo nel territorio, la colata di cemento che va coprendo l'Italia intera, sembra ignoto alle varie associazioni ambientaliste, ai vari ministeri, assessorati per l'ambiente. La Lombardia e il Piemonte sono stati sventrati per l'alta velocità ferroviaria senza che se ne sia discusso seriamente in Parlamento.
Avvengono nel sistema televisivo e nell'informazione terremoti, tempeste, mutamenti di cui nessuno parla. Perché La 7 della potentissima Telecom ha rinunciato alla concorrenza pubblicitaria con Mediaset e che cosa ha avuto in cambio? Perché nessuno degli osservatori economici e finanziari ha fiatato sul tema?
Chi ha raccontato in modo credibile, chiaro, l'epica guerra per il ‟Corriere della Sera”, la defenestrazione dei Romiti, la crescita del nuovo superpresidente Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fiera di Bologna, della Fieg, della Fiat, della Confindustria, della Ferrari?
Il regime è la società in cui l'informazione dei padroni non si accontenta più della politica, del governo, diciamo dei giochi alti, ma entra in tutti i negozi e cessa di essere un buon consigliere dei cittadini. Fino ad anni recenti non c'era direttore di giornale o grande firma che rinunciasse alla commovente dichiarazione di intenti, di aver come unico padrone i lettori. La dichiarazione era ancora vagamente credibile, la stampa informava, vegliava, interveniva anche a difesa dei lettori, come in certo modo anche il sistema del credito.
Ma insieme, nel regime del capitalismo globale, informazione e credito, si sono adattati al fatto che il profitto è l'unica ragion d'essere e che ingannare i lettori con la pubblicità redazionale e con la fine delle inchieste è diventata una necessità della convivenza, anzi della sopravvivenza.
È su questo che conta il nuovo impero: il consenso di tutti i paesi che hanno accettato la società del profitto e che non potranno, non vorranno, dissociarsi dal primo paese del profitto. Salvo che ritorni un'estrema spinta alla sopravvivenza: il rendersi conto che la corsa alla rapina e alla prepotenza conduce a nodi sempre meno risolvibili, a rischi sempre più forti.

Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …