Giorgio Bocca: A Palazzo chigi regna il sondaggio

22 Novembre 2004
Ora gli italiani incominciano a capire quale è la vera natura, la vera definizione umana del cavalier Silvio Berlusconi: sovversivo. Irresistibilmente sovversivo rispetto a tutto ciò che contrasta i suoi interessi: giustizia, economia, politica, tradizioni e istituzioni. Non a caso la sua carriera di imprenditore è cominciata a Milano 2 con la violazione o l’aggiramento delle regole ambientalistiche ed è continuata con la creazione della sua televisione privata aggirando la legge della diffusione nazionale. Ora il suo sovversivismo sta allargandosi a tutti i campi della umana convivenza. Il Cavaliere ci ha appena fatto sapere che per lui la politica in pratica non esiste, non esistono i partiti, la pubblica opinione, la separazione dei poteri, la secolare costruzione di uno Stato liberale capace di rappresentare e di conciliare gli interessi. Esiste solo un mercato di cui sono supremi arbitri i sondaggi, e sono essi a decidere tutto nella stanza dei bottoni, anche il taglio delle tasse. è per questa profonda convinzione che egli minaccia i suoi alleati e gli oppositori di presentarsi da solo alle elezioni, sicuro di ottenere almeno il cinquanta per cento più uno dei voti. E il progetto fra la minaccia e il ricatto, non viene accolto dai suoi alleati come una rodomontata, ma con un certo timore: come qualcosa fra il serio e il pazzesco che potrebbe anche essere possibile. Sovversivo in politica è colui che sovverte lo status quo senza chiedersi se sia possibile e che effetti possa avere per il futuro del Paese. è il modo di ragionare del sovversivo Berlusconi per la sua idea fissa di ridurre le tasse. Non ci sono i soldi? Non c’è la copertura finanziaria? La inventiamo, prendiamo i soldi agli statali, li togliamo alla ricerca, alla sanità, alla scuola e magari ai pensionati. Ma, dicono i suoi alleati, come si fa: noi di An siamo i tradizionali protettori degli impiegati pubblici, noi dell’Udc esistiamo in quanto protettori del ceto medio debole. Aggiustatevi, grida il sovversivo dalla idea fissa, lui queste tasse deve ridurle perché è il solo modo, gli dicono i sondaggi, e i giornali a lui vicini, di conservare il potere politico. Il sovversivo non si accorge che il suo è un modo di confessare che non esiste una vera compagine governativa, con un progetto comune, che non esiste una leadership vera capace di sfidare i sondaggi per il bene del Paese, che non esiste una politica ma una temporanea associazione di interessi diversi e inconciliabili e in balìa delle onde. Berlusconi non è l’inventore del capitalismo estremo di cui il profitto a tout prix è il propulsore incontrollabile. Questo capitalismo che sta governando o sgovernando il mondo è lo stesso che sta alla base del militarismo imperiale, delle guerre sbagliate. Non è affatto un caso se il nostro basa il suo potere sull’amicizia di due personaggi come Bush e come Putin convinti che il buon governo consista nel rilancio del potere atomico e missilistico. Ma non dovrebbe essere difficile a uno come lui che è anche furbo e opportunista, capire che il governo sovversivo del mondo non ha futuro, che bisognerà in qualche modo tornare a rapporti di civile convivenza. Il nostro premier ha dei gusti bulgari nella scelta dei luoghi dei suoi proclami sovversivi. Dalla Bulgaria ci fece sapere che la libertà di stampa era un’anticaglia superata e che il potente poteva anzi doveva sbarazzarsi dei suoi critici. Ora da Bratislava, dalla piccola Repubblica che si è staccata dalla civile Boemia, annuncia il suo programma sovversivo: ristrutturare lo Stato, "operazione non indolore, non facile ma necessaria". Ma il sovversivo muove guerra non solo al suo Paese, vuole riformare l’Unione europea. "Bisogna battere il ferro perché cambi questa situazione, bisogna arrivare come minimo al cambiamento dei criteri interpretativi di Maastricht e della politica della Banca centrale europea". Fermatelo per carità.

Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …