Enrico Franceschini: Londra. Ecco i piani per colpirla
10 Ottobre 2005
La minaccia del terrorismo corre attraverso l´Atlantico, facendo avanti e indietro sulla rotta New York-Londra. Dopo l´allarme su un possibile attacco di Al Qaeda tra venerdì e domenica nel metrò della metropoli americana, fonti dei servizi segreti britannici rivelano che i dieci individui arrestati venerdì scorso si preparavano a compiere una serie di attentati a Londra e in varie città della Gran Bretagna, facendo esplodere autobomba in mezzo alla folla. ‟Il pericolo era imminente, abbiamo dovuto agire con rapidità per fermarli”, dichiara una fonte dell´antiterrorismo al Times.
Contemporaneamente, altre indiscrezioni rivelano che due anni fa la rete del terrore di Osama Bin Laden voleva dirottare un aereo di linea in Europa centrale per farlo schiantare su un terminal pieno di passeggeri dell´aeroporto londinese di Heathrow. Il piano non fu portato a termine, ma l´indiscrezione pubblicata ieri spiega perché nel febbraio 2003 Tony Blair inviò mezzi blindati e truppe in assetto di guerra a presidiare Heathrow. Le due rivelazioni contribuiscono a rialzare il livello della paura a Londra e in tutto il Regno Unito, tre mesi dopo le bombe nella metropolitana che hanno paralizzato la capitale britannica.
I dieci arresti sono avvenuti all´alba di venerdì in tre località: Croydon, sobborgo meridionale di Londra, Wolverhampton e Derby. Secondo la polizia i fermati non hanno legami diretti con l´attentato del 7 luglio a Londra, né con quello fallito il 21 dello stesso mese sempre nel metrò della capitale, ma si indaga ancora su possibili connessioni. Fonti dei servizi segreti indicano al Sunday Times che i dieci sono sospettati della pianificazione di attentati contro diverse città del Regno Unito, tra cui la capitale, con esplosivi nascosti in automobili da fare esplodere in zone centrali nelle ore di massimo affollamento. Almeno due dei presunti terroristi sarebbero legati ad Abu Musab al Zarqawi, il leader di Al Qaeda in Iraq. I tempi dell´operazione non sono tuttavia ancora chiari e non sembra che sia stata sequestrata alcuna quantità di esplosivo nel corso dei raid. In base al Terrorism Act del 2000, gli arrestati possono essere trattenuti fino a due settimane senza incriminazione. Il governo Blair intende estendere questa detenzione preventiva fino a novanta giorni nell´ambito della nuova legge antiterrorismo che presenterà nei prossimi giorni in parlamento, ma crescono i dubbi sulla legalità di un simile provvedimento: li avrebbe espressi anche il Procuratore Generale in una recente lettera a Blair.
Quanto al piano per gettare un aereo-kamikaze su Heathrow, sempre secondo il Times, lo avrebbe concepito nel 2003 Khalid Sheik Mohammed, ritenuto uno degli strateghi dietro l´attacco all´America dell´11 settembre. Arrestato due anni fa, l´uomo parlò in un interrogatorio di un complotto per colpire l´aeroporto di Londra. Una cellula di Al Qaeda, secondo fonti dell´intelligence britannica, sorvegliava un aeroporto in Europa dell´est, forse in Polonia, Lettonia o Estonia: ‟L´idea era sequestrare un aereo in un luogo che non avesse gli stessi livelli di sicurezza degli aeroporti in Europa occidentale”, scrive il giornale.
Contemporaneamente, altre indiscrezioni rivelano che due anni fa la rete del terrore di Osama Bin Laden voleva dirottare un aereo di linea in Europa centrale per farlo schiantare su un terminal pieno di passeggeri dell´aeroporto londinese di Heathrow. Il piano non fu portato a termine, ma l´indiscrezione pubblicata ieri spiega perché nel febbraio 2003 Tony Blair inviò mezzi blindati e truppe in assetto di guerra a presidiare Heathrow. Le due rivelazioni contribuiscono a rialzare il livello della paura a Londra e in tutto il Regno Unito, tre mesi dopo le bombe nella metropolitana che hanno paralizzato la capitale britannica.
I dieci arresti sono avvenuti all´alba di venerdì in tre località: Croydon, sobborgo meridionale di Londra, Wolverhampton e Derby. Secondo la polizia i fermati non hanno legami diretti con l´attentato del 7 luglio a Londra, né con quello fallito il 21 dello stesso mese sempre nel metrò della capitale, ma si indaga ancora su possibili connessioni. Fonti dei servizi segreti indicano al Sunday Times che i dieci sono sospettati della pianificazione di attentati contro diverse città del Regno Unito, tra cui la capitale, con esplosivi nascosti in automobili da fare esplodere in zone centrali nelle ore di massimo affollamento. Almeno due dei presunti terroristi sarebbero legati ad Abu Musab al Zarqawi, il leader di Al Qaeda in Iraq. I tempi dell´operazione non sono tuttavia ancora chiari e non sembra che sia stata sequestrata alcuna quantità di esplosivo nel corso dei raid. In base al Terrorism Act del 2000, gli arrestati possono essere trattenuti fino a due settimane senza incriminazione. Il governo Blair intende estendere questa detenzione preventiva fino a novanta giorni nell´ambito della nuova legge antiterrorismo che presenterà nei prossimi giorni in parlamento, ma crescono i dubbi sulla legalità di un simile provvedimento: li avrebbe espressi anche il Procuratore Generale in una recente lettera a Blair.
Quanto al piano per gettare un aereo-kamikaze su Heathrow, sempre secondo il Times, lo avrebbe concepito nel 2003 Khalid Sheik Mohammed, ritenuto uno degli strateghi dietro l´attacco all´America dell´11 settembre. Arrestato due anni fa, l´uomo parlò in un interrogatorio di un complotto per colpire l´aeroporto di Londra. Una cellula di Al Qaeda, secondo fonti dell´intelligence britannica, sorvegliava un aeroporto in Europa dell´est, forse in Polonia, Lettonia o Estonia: ‟L´idea era sequestrare un aereo in un luogo che non avesse gli stessi livelli di sicurezza degli aeroporti in Europa occidentale”, scrive il giornale.
Enrico Franceschini
Enrico Franceschini (Bologna, 1956), giornalista e scrittore, è da più di trent'anni corrispondente dall’estero per “la Repubblica”, per cui ha ricoperto le sedi di New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e …